Abstract:
Gabriele d’Annunzio è stato uno dei più grandi poeti, scrittori e giornalisti italiani di sempre. Forse, però, non tutti sanno che il poeta è stato anche uomo di marketing, precursore dell’immagine, della pubblicità e della comunicazione di massa.
Gli obiettivi della mia tesi sono due: in primo luogo analizzare la figura di d’Annunzio come pubblicitario e comunicatore attraverso un’analisi dettagliata di carteggi, di alcune opere e di scritti giornalistici, per poi portare le motivazioni a favore del fatto che si possa ritenere un brand.
Nel primo capitolo verranno descritte le azioni del Vate nell’ambito del marketing e della comunicazione che saranno poi oggetto di studio nelle due sezioni successive.
Verrà analizzata l’attività del poeta come pubblicitario di sé stesso, delle proprie opere e per terzi (molti imprenditori si rivolsero a lui per la denominazione di un nuovo prodotto o per una semplice lettera di elogi). Si studierà poi l’importanza che dava agli oggetti e l’utilizzo che ne fece come mezzo di comunicazione.
Altro aspetto interessante che verrà approfondito è la coscienza di d’Annunzio di essere un forte influenzatore della nascente cultura di massa. Analizzerò come lui stesso si riferiva alle proprie produzioni letterarie e come utilizzò l’arte del cinema per potersi avvicinare al pubblico di massa per commercializzare i propri ideali e la sua immagine. Il Vate fu poi anche un grande comunicatore politico attraverso discorsi propagandistici, motti, slogan e azioni militari non convenzionali.
Nel quarto e ultimo capitolo esprimerò le mie motivazioni a suffragio dell’affermazione che si possa parlare del brand Gabriele d’Annunzio e come questo fosse visto dai suoi contemporanei.