Abstract:
Il patrimonio archivistico italiano, in quanto bene culturale riconosciuto, è sottoposto ai vincoli di tutela previsti dall’attuale normativa (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio). L’elaborato inizia col porre in evidenza quale possa essere la declinazione del concetto di conservazione all’interno del difficile contesto degli archivi storici, che rappresentano non solo un immenso patrimonio di storia e conoscenza, ma che presentano anche la particolarità di dover essere consultati continuamente per poter essere adeguatamente fruiti. A partire dalla presa di coscienza di questi fattori di criticità viene discusso il concetto di “conservazione preventiva”, oggi alla base di qualsiasi riflessione sulla tutela all’interno di un archivio, poiché si tratta dell’unica forma di conservazione che mira a preservare il patrimonio archivistico nella sua interezza. Dopo un approfondimento sulla legislazione italiana in materia, la ricerca si focalizza sull’Archivio di Stato di Venezia, di cui viene delineata l’origine storica e le caratteristiche odierne, dall’organizzazione interna all’enorme ricchezza che conserva al suo interno. Attraverso l’analisi di una decina di documenti rappresentativi, effettuata attraverso il confronto tra fotografie a luce visibile e a luce UV, la ricerca prosegue con l’individuare quali possono essere le tipiche problematicità che l’archivio si trova quotidianamente a dover affrontare. Partendo quindi dalla presa di coscienza di una conservazione difficile ma assolutamente necessaria, l’elaborato si conclude con il chiedersi quale tipologia di finanziamento economico è possibile individuare per sopperire alla cronica mancanza di fondi pubblici nel settore della conservazione. Nella prospettiva di un miglior collocamento all’interno dell’offerta turistica veneziana, la possibilità individuata è quella di nuove sponsorizzazioni da parte di privati, da attrarre attraverso varie modalità qui proposte e discusse.