Abstract:
Questo lavoro di tesi ha lo scopo di studiare le formulazioni di alcuni tubetti ad olio commerciali contenenti il pigmento blu di Cobalto del XX-XXI secolo e di approfondirne gli eventuali fenomeni di degrado legati al fattore igrometrico. Infatti, da studi recenti è stato messo in luce che l’umidità relativa promuove l’idrolisi dell’olio e la formazione dei saponi, responsabili della variazione di alcune proprietà chimico-fisiche delle pitture ad olio moderne. L’oggetto di questo studio sono i materiali pittorici moderni e contemporanei ed, in particolare, si è scelto di approfondire tubetti ad olio contenenti il pigmento blu di cobalto, provenienti da linee di colori per artisti degli anni ’60-’70 - Bodson & Nélis (Belgio) e Talens (Olanda) – e del 2014 - Titan (Spagna), Royal Talens (Olanda), Winsor & Newton (Regno Unito), Maimeri (Italia). E’ stato scelto questo pigmento poiché è stato largamente impiegato in arte dal XIX secolo ad oggi per la sua stabilità e bellezza.
Il lavoro sperimentale è stato suddiviso in due fasi. La prima fase di caratterizzazione chimica delle componenti dei tubetti, quali pigmento, legante, riempitivi ed eventuali additivi, mediante tecniche spettroscopiche nell’infrarosso sia non invasive (ER-FT-IR e μATR) che invasive (μFT-IR e FT-IR in trasmissione) e tecniche di analisi composizionale e morfologica (SEM-EDS). In particolare, per la tecnica in μATR, è stata ottimizzata una metodologia innovativa per la preparazione di sezioni per lo studio di frammenti pittorici. La conoscenza delle formulazioni moderne in esame ci ha permesso di approfondire i fenomeni di degrado nella seconda fase. Gli invecchiamenti accelerati sono stati scelti variando i parametri di umidità relativa (UR 30% e 90%), temperatura (22° e 50° C) e in presenza e assenza di luce, al fine di investigare i meccanismi d’interazione a livello chimico fra il legante ed i composti inorganici e relazionandoli ai fenomeni osservati nelle opere moderne e contemporanee di precedenti lavori presenti in letteratura. I cambiamenti morfologici sono stati monitorati prima e dopo gli invecchiamenti attraverso l’osservazione ad occhio nudo e al microscopio ottico, analisi spettroscopiche puntuali con μATR e analisi colorimetriche (mediante i parametri L*a*b*) ed analisi di riflettanza nel visibile. I cambiamenti interni sono stati studiati attraverso la preparazione di sezioni per il SEM e il μATR.
A tal proposito, l’obiettivo era indagare e capire quali fossero le reazioni e le condizioni che innescavano in particolare la formazione di carbossilati, nello specifico di saponi metallici prodotti dall’interazione fra olio e componenti inorganiche.