Abstract:
Negli anni più recenti, fenomeni quali l’invecchiamento della popolazione, l’esplosione della cronicità e l’evoluzione tecnologica, uniti all’attuale crisi economica e ai vincoli di finanza pubblica sempre più stringenti, stanno spingendo le Regioni italiane alla ricerca di tecniche di gestione volte a garantire un’erogazione efficace, efficiente ed economica dei servizi sanitari pubblici, al fine di giungere alla piena sostenibilità dei propri SSR. In particolare, si ritiene che una radicale riorganizzazione dei servizi tecnico-amministrativi di supporto alla funzione sanitaria, orientata alla centralizzazione, possa condurre ad un significativo recupero di efficienza. A fronte di questo scenario, molte Regioni italiane stanno implementando trasformazioni istituzionali dei propri SSR. Lungo questa direzione, i governatori della Regione Veneto hanno recentemente proposto alla Presidenza del Consiglio il Progetto di Legge n. 23, il quale disciplina l’istituzione dell’Azienda Zero, nuovo Ente di Governance della Sanità veneta, con funzioni di indirizzo strategico e coordinamento, nonché di gestione accentrata dei servizi tecnico-amministrativi di supporto, allo scopo di ridurre i costi e recuperare efficienza, attraverso il conseguimento di economie di scala e di specializzazione. In particolare, gli obiettivi e i benefici dell’Azienda Zero possono essere interpretati sulla base della logica del modello organizzativo, di origine statunitense, degli Shared Services - servizi condivisi, attraverso il quale una nuova unità semi-autonoma, definita Shared Service Centre, eroga una serie di servizi di supporto in modo condiviso alle diverse unità dell’azienda a cui fa capo.