Abstract:
L’imprenditorialità innovativa suscita da molti anni l’interesse degli studiosi e dei policy makers, poiché rappresenta un importante motore di sviluppo per i territori, nonché una indubbia fonte di occupazione.
La crisi del paradigma economico dei paesi più sviluppati ed in special modo dell’Italia costringe a ripensare al modello industriale esistente, riqualificandone prodotti e servizi nell’ottica di un maggiore valore aggiunto. Per questo motivo l’industria delle startup viene studiata non alla stregua di un fenomeno nascente, parallelo e marginale rispetto alle imprese consolidate, bensì come il futuro dell’economia e del management strategico d’impresa.
Questo elaborato si fonda sulla comparazione tra i sistemi innovativi di Italia e Israele. La scelta è ricaduta su questi due paesi perché, oltre ad essere diversi dal punto di vista storico e culturale, adottano programmi pubblici diametralmente opposti e non ugualmente efficaci rispetto al finanziamento delle startup. Tale sostanziale differenza può originare dal fatto che in Italia l’implementazione di una politica pubblica rivolta a sostenere l’innovazione e le startup è un fenomeno piuttosto recente, mentre in Israele è avvenuta sin dalla nascita dello stato.
Dalla comparazione tra due background economici diversi e strategie politiche opposte, si formulano delle risposte alla domanda di ricerca: quali fattori critici determinano il successo di una politica pubblica orientata alla promozione dell'innovazione? è possibile elaborare un paradigma che sia efficace e replicabile in ogni contesto?