Abstract:
Ispirato da una riflessione sull’imperfetta equivalenza dei sistemi linguistico-culturali e sull’essenzialità della condivisione dei codici ai fini dell’efficacia nella comunicazione, il presente elaborato si propone come un'analisi dei processi e delle dinamiche che intercorrono nella trasposizione della comicità di un prodotto audiovisivo da una L1 a una L2.
Figlio di un circoscritto sistema culturale, il comico e la sua comprensione non possono prescindere dalla rete di relazioni che li unisce al contesto culturale che li ha creati e dotati di significato. Può il traduttore eluderne l’apparente intraducibilità e veicolarne i contenuti nella cultura d’arrivo, preservando lo skopos del prototesto, ovvero indurre al riso?
Quanto al prodotto audiovisivo, se il suo carattere polisemiotico e sincronico costituiscono un ulteriore ostacolo allo sforzo del traduttore di dotare il suo pubblico degli strumenti necessari alla decodifica del messaggio originale, è la traduzione audiovisiva in grado di preservare il comico e il suo effetto drammatico nel trasferimento a sistemi culturali terzi?
Il presente elaborato si divide in due capitoli: il primo ne getta le basi teoriche, attraverso la presentazione degli elementi salienti delle teorie su traduzione audiovisiva e comicità. Il secondo vuole costituirsi come prova empirica del precedente, attraverso la sottotitolazione e relativo commento traduttologico del lungometraggio “Shazai no Ōsama”.