Il richiamo della selva: echi e riflessi danteschi nelle opere di Andrea Zanzotto

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dc.contributor.advisor Crotti, Ilaria it_IT
dc.contributor.author Vallenari, Valentina <1991> it_IT
dc.date.accessioned 2016-06-13 it_IT
dc.date.accessioned 2016-10-07T07:59:55Z
dc.date.issued 2016-07-04 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/8735
dc.description.abstract Niva Lorenzini, nel 2009, chiese ad Andrea Zanzotto: «Qual è il tuo autore di sempre? Il ‘miglior fabbro’ che ha segnato il tuo percorso di scrittura e in cui ti riconosci ancora oggi?». Il poeta di Pieve di Soligo rispose: «Non avrei dubbi nel riconoscere il mio ‘miglior fabbro’ nel miglior fabbro stesso dell’indicazione eliotiana, cioè in Dante». Zanzotto sceglie con risolutezza Dante come modello e guida. Da questo spunto, quindi, nasce il desiderio di avviare un’analisi delle opere zanzottiane per individuare le citazioni e le allusioni dantesche nascoste tra i versi, privilegiando, a differenza di quanto si è fatto sinora, le prime sillogi. Si tratta di un terreno ancora insondato dalla critica e dunque questo lavoro vuole essere soltanto un punto di partenza rispetto a un’auspicabile esegesi accurata delle numerose liriche composte da Zanzotto nell’arco della sua vita. Tale confronto intertestuale si basa essenzialmente su riscontri tematici e stilistici. Lo scopo è quello di mettere in luce come il poeta di Pieve intraprenda sin dalla giovinezza un dialogo esistenziale e letterario con Dante. La presenza di intersezioni con la traiettoria dell’opera dantesca, pertanto, non è indizio solo di come l’insegnamento del padre della lingua italiana sia radicato nella cultura letteraria occidentale, ma dimostra come Zanzotto assuma consapevolmente la Comedìa come metro di confronto. D’altronde la cifra dantesca emerge dalla vastità degli interessi culturali del poeta, dal pluristilismo linguistico che arricchisce la tastiera lessicale delle sue liriche e, infine, dalla speranza ‘paradisiaca’ nel ruolo salvifico della poesia. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valentina Vallenari, 2016 it_IT
dc.title Il richiamo della selva: echi e riflessi danteschi nelle opere di Andrea Zanzotto it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Filologia e letteratura italiana it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2015/2016, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 834436 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Valentina Vallenari (834436@stud.unive.it), 2016-06-13 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Ilaria Crotti (icrotti@unive.it), 2016-06-27 it_IT


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