Abstract:
Il presente lavoro si propone di fare maggiore chiarezza sul ciclo pittorico eseguito da Vittore Carpaccio per la Scuola di Santa Maria degli Albanesi, agli inizi del Cinquecento. Indagando i molteplici risvolti culturali e storico-politici della Venezia di fine XV secolo, si cerca di stabilire una connessione tra i vari protagonisti di questa commissione, giunta in un momento di effimera pace, dopo le importanti sconfitte quattrocentesche subite nella lotta contro i Turchi, nella quale peraltro proprio gli Albanesi ebbero un ruolo pregnante che permise loro di conquistare un posto d'onore tra le piccole istituzioni di carità della città.
Si è molto dibattuto sulla qualità delle sei tele con le "Storie della Vergine", tre delle quali - Annunciazione, Visitazione e Morte della Vergine- sono oggi conservate presso la Galleria Franchetti alla Ca’ D'Oro, mentre la Pinacoteca di Brera accoglie la Presentazione al Tempio e il Miracolo della Verga Fiorita e l'Accademia Carrara di Bergamo la restante Natività.
La divergente qualità esecutiva delle opere, le ha mantenute in loco fino alla fine del Settecento, ma ne ha causato la dispersione con le soppressioni napoleoniche. In questo frangente il ciclo è stato prelevato da Pietro Edwards e, solo dopo vari passaggi le opere sono giunte nelle collocazioni attuali, nel XX secolo.
Nell'ambito di questo studio, le tre tele rimaste a Venezia, sono state sottoposte ad alcune indagini non invasive, effettuate in loco, al fine di evidenziare eventuali elementi negli strati pittorici più profondi, utili a gettare luce sulla vicenda esecutiva del ciclo, ritenuto una commissione minore rispetto a quelle coeve ricevute dal Carpaccio e pertanto dichiarato molto spesso una mera esecuzione di bottega che riprende topoi collaudati del maestro.