Abstract:
E’ evidente che un’argomentazione sostenuta all’interno di una conversazione, di un dibattito politico o di un comune pubblic speaking, diventa valida e viene positivamente condivisa, quando chi la espone utilizza degli stili comunicativi convincenti e tecnicamente persuasivi. Se l’obbiettivo di una conversazione efficace è quello di raggiungere il destinatario e convincerlo su quanto si parla, allora l’interlocutore deve essere consapevole che per arrivare a tale scopo è necessario attuare una comunicazione precisa, con un linguaggio specifico e un tono di voce adeguato a quanto si vuole esporre, oltre ad avere un atteggiamento strategicamente mirato all’ascolto. Tutto ciò potrebbe risultare banalmente scontato e semplicisticamente ovvio, ma attuare queste accortezze e studiarle ex ante potrebbe essere la chiave strategica per attrare l’ascolto del pubblico a sé e al tema che ad esso viene comunicato.
Par. 2 In questo elaborato andrò ad analizzare, internamente a diversi contesti, quali sono i principali stili comunicativi esistenti e come essi influenzano diversamente un pubblico di ascoltatori. La questione alla quale cercheremo di far fronte è: ”come diversi stili comunicativi che adottiamo internamente ad una conversazione influenzano l’argomentazione sostenuta, facendola arrivare efficacemente al pubblico d’ascolto”? Se pensiamo che ogni azione da noi compiuta sia frutto di una valutazione del tutto personale e soggettiva, dobbiamo sapere che ci sbagliamo. Infatti siamo notevolmente influenzati da quanti ci stanno attorno e quotidianamente ci interpellano all’ascolto. A seconda di come questi si rivolgono a noi, specialmente se sono soggetti di importanza personale o sociale, noi compiano azioni direttamente legate a quanto abbiamo da essi ascoltato e assimilato nei nostri pensieri ricettori, confermando quanto detto o smentendolo con comportamenti di dissenso.