Intermezzi, balli e musiche strumentali: la consuetudine della musica nelle stagioni di prosa al Teatro Nuovo di Trieste, 1801-1867

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dc.contributor.advisor Bryant, David Douglas it_IT
dc.contributor.author Battiston, Valentina <1984> it_IT
dc.date.accessioned 2016-06-15 it_IT
dc.date.accessioned 2016-10-07T07:50:50Z
dc.date.available 2016-10-07T07:50:50Z
dc.date.issued 2016-06-28 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/8375
dc.description.abstract Viene illustrata la consuetudine dell’utilizzo della musica nelle stagioni di prosa presso il Teatro Nuovo di Trieste dal 1801, anno della sua inaugurazione, al 1867, anno che sancì la fine dell’impero austriaco e l’avvio verso l’impero austro-ungarico. Tale utilizzo non si limita a episodi isolati, ma costituisce una pratica costante e continuativa. Ai fini dell’indagine sono stati presi in esame circa cento faldoni facenti parte dell’archivio dell’attuale teatro comunale Giuseppe Verdi di Trieste, oggi custodito presso il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. I documenti sono di tipo amministrativo: contratti (che stabiliscono gli obblighi di teatri, impresari, compagnie di attori, musicisti di vario genere), carteggi (soprattutto tra capocomici, la Presidenza teatrale e la direzione artistica del teatro), contabilità (spese serali e per intere stagioni, spese per copiatura di musica) e alcuni inventari. Durante le serate di prosa, brani strumentali venivano abitualmente inseriti negli intervalli tra gli atti, secondo una pratica diffusa anche in altri teatri italiani. Il repertorio appositamente costituito fu costantemente rinnovato con nuovi brani. La documentazione consente di identificare e analizzare tale repertorio e getta luce sulle modalità con le quali veniva eseguito in teatro. È altresì documentato l’utilizzo di intermezzi vocali e coreografici. La ricerca vuole contribuire a delineare un aspetto inedito di quella Trieste ottocentesca detta anche “città musicalissima”, in quanto l’educazione e la diffusione musicale erano particolarmente curate sia a livello di famiglia che nella vita quotidiana. In tale contesto, il Teatro Nuovo non è solo un luogo di rappresentanza d’élite ma è anche un punto d’incontro e di vero scambio culturale. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valentina Battiston, 2016 it_IT
dc.title Intermezzi, balli e musiche strumentali: la consuetudine della musica nelle stagioni di prosa al Teatro Nuovo di Trieste, 1801-1867 it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Musicologia e beni musicali it_IT
dc.degree.level Laurea specialistica it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2015/2016, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 815002 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Valentina Battiston (815002@stud.unive.it), 2016-06-15 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck David Douglas Bryant (david.bryant@unive.it), 2016-06-27 it_IT


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