Microinquinanti organici nella laguna di Venezia: contributo degli scambi all'interfaccia acqua-sedimento ed aria-acqua all'inquinamento delle acque

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dc.contributor.advisor Moret, Ivo it_IT
dc.contributor.advisor Piazza, Rossano it_IT
dc.contributor.advisor Di Domenico, Alessandro it_IT
dc.contributor.author Ferrari, Silvia <1974> it_IT
dc.date.accessioned 2010-03-08T08:11:46Z it_IT
dc.date.accessioned 2012-07-30T07:16:32Z
dc.date.available 2010-03-08T08:11:46Z it_IT
dc.date.available 2012-07-30T07:16:32Z
dc.date.issued 2004-02-19 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/835 it_IT
dc.description.abstract L'interfaccia acqua-sedimento è il luogo di continui scambi di composti organici, di nutrienti e di metalli. In particolare il materiale particellato (PM) può depositarsi dando origine ad un flusso di composti organici verso il sedimento. Il sedimento può quindi costituire il "bacino di raccolta" di inquinanti lipofilici. Tuttavia con il verificarsi di fenomeni chimici, fisici o biologici, si può avere la "rimobilizzazione" ed il conseguente trasporto dei composti associati al sedimento, con ripercussioni sull'intero ecosistema (inquinamento secondario del sistema acquatico). I fenomeni che possono contribuire sono: la risospensione per effetti fisici, la bioturbazione, la ipo-ossigenazione che può causare la parziale decomposizione di materia organica che si concentra nelle acque interstiziali. Gradienti di concentrazioni tra l'acqua interstiziale e l'acqua sovrastante possono promuovere flussi delle sostanze in esse disciolte all'interfaccia acqua-sedimento. Cambiamenti nel pH possono indurre la coagulazione della materia organica disciolta o la sua aggregazione alle particelle preesistenti, con conseguente sedimentazione. Tali eventi sono comuni in un ambiente di transizione, quale la Laguna di Venezia. L'entità degli scambi tra acqua e sedimento può essere valutata attraverso studi in sita che facciano ricorso a sistemi non perturbativi, quali le camere bentiche. Tali esperimenti hanno consentito la stima dei flussi di alcuni metalli e nutrienti all'interfaccia acqua-sedimento. Questo lavoro di tesi studia gli scambi di alcuni inquinanti organici, i policlorobifenili (PCB) e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), nella colonna d'acqua fra fase disciolta e quella particellata ed all'interfaccia acqua-sedimento nella Laguna di Venezia. A tale scopo sono stati condotti due esperimenti in due zone della laguna (area delle Tresse e di Campalto), utilizzando sei camere bentiche per ogni sito. I due esperimenti sono stati eseguiti in due periodi diversi dell'anno: a Tresse in autunno ed a Campalto in primavera. L'esperimento prevedeva l'isolamento, di una porzione di acqua e di sedimento sottostante, dall'ambiente circostante. Questo produceva la diminuzione dell'ossigeno disciolto, evidenziando che si è raggiunto un importante stato di ipo-ossigenazione. I prelievi dei campioni di acqua sono stati compiuti ad intervalli regolari di 9 o 12 ore dal momento della posa delle camere bentiche; mentre quelli di sedimento avvenivano dopo lo svuotamento di quest'ultime, all'inizio dell'esperimento, alle ore 33-36 e 60. Da ogni camera venivano prelevati circa 11 litri di acqua e venivano filtrati in laboratorio. La fase disciolta ed il filtrato venivano estratti rispettivamente con un estrattore liquido-liquido in continuo e con bagno ad ultrasuoni ed analizzati con GC-MS. I campioni di sedimento seguivano la stessa procedura analitica, ma venivano estratti con estrattore Soxhlet. Il microstrato superficiale rappresenta l'interfaccia acqua-aria e presenta caratteristiche fisiche, biologiche e chimiche che gli conferiscono un'importante ruolo negli scambi di energia, di gas e di materia tra le due fasi. Le caratteristiche del microstrato sono importanti nella valutazione dei processi di trasporto poiché funge da collettore e da riserva di inquinanti organici derivante dall'acqua sottostante o dall'atmosfera. A tale scopo sono stati eseguiti in due zone della laguna (area di Murano e di Sacca Sessola) alcuni esperimenti che coinvolgono il contemporaneo campionamento di microstrato, di acqua subsuperficiale e di aerosol atmosferico. Anche in questo caso sono stati determinati i PCB e gli IPA. Risultati sulla concentrazione dei PCB nelle acque condotte negli ultimi 10 anni hanno messo in evidenza un trend che porta ad ipotizzare una diminuzione di input a seguito dell'entrata in funzione dell'impianto di depurazione dei reflui industriali. I fenomeni che inducono ipo-ossigenazione e, contemporaneamente la riduzione del pH delle acque lagunari, determinano l'aumento della concentrazione di materiale particellato, a causa della coagulazione delle sostanze umiche, ed una sedimentazione di POPs (PCB, IPA). II contenuto dei PCB nelle acque lagunari sembra influenzato da fenomeni di risospensione dei sedimenti, mentre il contributo atmosferico sembra ridotto. The sediment-water interface is place of continuous exchange of organic compounds, of nutrients and of metals. In particular the particulate material (PM) present in thè water column above the sediment surface can settle down into thè sediment causing a flux of organic pollutants into it. For many of these compounds thè sediment constitutes the final reservoir. However several factors chemical, physical and biological can cause these compounds to remobilize with repecussions for the whole ecosystem (secondary pollution of the aquatic system). Phenomena that can contribute are: the remobilisation by physical effects, the bioturbation, ipo-oxygenation conditions that can cause a partial decomposition of organic matter which then concentrates in the pore water. Concentration gradients between the pore water and the water above can promote fluxes of these substances at the water-sediment interface. Changes of pH can induce the coagulation of dissolved organic material or his aggregation with the pre-existing particles, leading to sedimentation. These events are common in a transitional environment such as the Venice Lagoon. The extent of exchanges between water and sediments can be estimated by in situ studies, methods that do not perturb the system, such as benthic chamber. These experiments allow the estimation of the fluxes of some metals and nutrients at the water-sediment interface. The work in this Ph.D. thesis studies the exchanges of some organic pollutants, polychlorobiphenyl (PCB) and polycyclic aromatic hydrocarbons (PAH) in the water column between the dissolved and particulated phases and the water-sediment interface in the Venice Lagoon. For this reason two experiments were carried out in two areas of the lagoon (the area of Tresse and Campalto), using six benthic chambers for each site. The two experiments are carried out in two different periods of the year: at Tresse in autumn and at Campalto in the spring. The experiment consisted of the isolation of a portion of water and underlynig sediment, from the surrounding environment. This produced a redution in dissolved oxygen, showing that an hypo-oxygenic state hasd been reached. Sampling of the water was carried out at the beginning of the experiment and at regular intervals of 9 or 12 hours, while the sediment samplings were carried out after the evcuation of the chambers: at the beginning of the experiments, after 33-36 hours and 60 hours. For each chamber 11 lt. of water samples were collected and filtered in the laboratory. The dissolved and particulate phases were extracted respectively by continuous liquid-liquid extraction and an ultrasonic bath and were analysed by GC-MS. The sediment samples were analysed using the same analytical methodology, but they were extracted using Sohxlet extractor. The surface microlayer represents the air-water interface and has unique physical, biological and chemical properties that give it an important role in the energy, gas and material exchanges between the two phases. The microlayer's properties are important for evaluation the transport processes because it acts like a collector and a sink of organic pollutants, derived from underlying water or the atmosphere. For this reason some experiments were carried out in two areas of the Venice Lagoon (the areas of Murano and Sacca Sessola). These experiments consisted of a contemporaneous sampling of the microlayer, of the subsurface water and of atmospheric aerosol. Again PCB and PAH concentrations were determinated in the matrices. Over the last 10 years, studies on the PCB concentrations in water, show a decreasing concentration trend, due to the use of purification plants for chemical effluents. Processes that cause hypo-oxygenation and a subsequent pH reduction in the lagoon water, determine the increase in the concentration of particulates, resulting in the coagulation of humic substances and the subsequent sedimentation of POPs (PCB, IPA). The PCB concentrations in the lagoon water seem be influenced by sediment resuspension effects, while the atmospheric input seems to be reduced. it_IT
dc.format.medium Tesi cartacea it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Silvia Ferrari, 2004 it_IT
dc.title Microinquinanti organici nella laguna di Venezia: contributo degli scambi all'interfaccia acqua-sedimento ed aria-acqua all'inquinamento delle acque it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze ambientali it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali it_IT
dc.description.academicyear 2002/2003 it_IT
dc.description.cycle 2 n.s. (16) it_IT
dc.degree.coordinator Zuppi, Giovanni Maria it_IT
dc.location.shelfmark D000270 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights Accesso locale (tesi cartacea) it_IT
dc.thesis.matricno T00121 it_IT
dc.format.pagenumber 1 v. it_IT


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