Abstract:
Sotto la spinta della Grande Emigrazione, tra Otto e Novecento migliaia di italiani raggiunsero San Francisco; nel 1920 erano diventati il gruppo di immigrati più numeroso della città. La ricerca analizza il loro posizionamento all’interno della locale struttura “razziale” polarizzata attorno alla contrapposizione tra i “bianchi” di origine europea da una parte, e gli immigrati “non-bianchi” asiatici dall’altra. Osservando il processo di integrazione nel mercato del lavoro e nelle unioni sindacali, il rapporto intrattenuto con le istituzioni comunali e scolastiche, si esamina in quale misura gli italiani furono accolti nel gruppo dei “bianchi” da parte degli americani e degli immigrati nord europei arrivati prima di loro. Ad essere oggetto di attenzione sono due aspetti fondamentali. Il primo interessa la dimensione delle identità, messa in luce attraverso l’uso della stampa come strumento di indagine dei discorsi razziali con cui gli italiani furono definiti e definirono se stessi. Il secondo riguarda le condizioni sociali (lavorative, residenziali, ecc.) degli italiani, messe a fuoco attraverso fonti di carattere archivistico per verificare se essi ebbero accesso a quei “privilegi della bianchezza” da cui erano esclusi gli asiatici.