Abstract:
Questa tesi analizza il sistema dell’arte contemporanea della Napoli degli anni Settanta e Ottanta in relazione all’attività del gallerista Lucio Amelio. In particolare, l’elaborato vuole mostrare come mercato e collezionismo a Napoli sono cambiati negli anni di attività della galleria, che con un’intensa attività espositiva ha portato la città al centro dell’attenzione internazionale, nel campo dell’arte contemporanea. Per prima cosa si è delineato un quadro generale dell’arte a Napoli dagli anni Trenta agli anni Ottanta, allo scopo di mostrare i cambiamenti artistici in relazione a quelli storici e politici, considerando anche l’attività delle altre gallerie napoletane e delle istituzioni pubbliche che hanno assecondato la diffusione dell’arte contemporanea. Successivamente si è preso in considerazione l’operato di Lucio Amelio, della cui galleria si è ricostruita, anno per anno, l’attività espositiva, fino ad arrivare alla formazione della collezione Terrae Motus, analizzata approfonditamente nel terzo capitolo. Attraverso questa analisi, si cercherà infine, di mostrare cosa oggi, la città di Napoli, ha ereditato del lavoro di promozione e diffusione dell’arte contemporanea svolto da Lucio Amelio, parlando anche del museo Madre, ispirato alle idee del gallerista che per la collezione Terrae Motus aveva immaginato uno spazio “vivo” in cui l’arte contemporanea fosse protagonista assoluta.
