Abstract:
Gli ecosistemi di transizione sono caratterizzati da un valore di profondità media limitato e di conseguenza, si contraddistinguono per un alto rapporto tra la superficie del fondale e il volume d’acqua soprastante. I processi che avvengono all’interno della colonna d’acqua e all’interfaccia acqua-sedimento sono fortemente influenzati dalla qualità del sedimento.
Lo scopo di questo studio, in generale, è quello di valutare la capacità del saggio di tossicità con la specie Phaeodactylum tricornutum (ISO 10253:2006), nel discriminare diversi gradi di contaminazione dei sedimenti lagunari. In aggiunta, è stata valutata la capacità del test di differenziare effetti di tossicità da quelli di biostimolazione.
P.tricornutum è un’alga marina bentonica, appartenente al gruppo delle Pennales (diatomee pennate), con un’ampio areale di distribuzione nelle acque marine, marino-costiere e di transizione. Fondamentale per il successo ecologico di P.tricornutum è la capacità di crescere in un ampio intervallo di luce e temperatura.
Il campionamento del sedimento operato da terzi ha avuto luogo nel bacino centrale della Laguna di Venezia, nella zona industriale di Porto-Marghera, storicamente molto impattata dalle attività del petrolchimico. Le carote di sedimento sono state processate al fine di ricavare elutriati (1:4 e 1:20) ed acque interstiziali su cui sono state eseguite le analisi.
I risultati del test ecotossicologico sono stati espressi come Unità di Tossicità (TU) e di Biostimolazione (BU) e come percentuale di effetto (PE). Questi sono poi stati integrati con i risultati delle analisi chimico-fisiche sui fattori di confusione quali ammoniaca e solfuri.
I risultati conclusivi hanno messo in luce una prevalenza di effetti di biostimolazione rispetto a quelli d’inibizione della crescita. All’interno del progetto indagato è stato possibile riconoscere la presenza di alcuni hot spot.