Abstract:
Questo lavoro trae la sua origine dall’interesse per l’educazione all’arte rivolta a bambini e ragazzi. Molte sono le forme e i modi per avvicinare i bambini a questo tema e il libro è uno degli strumenti possibili.
Benché libri rivolti ad un pubblico infantile - anche inerenti all’arte - esistessero già, è tuttavia a partire dagli anni Settanta che assistiamo ad un vero e proprio boom di tale tematica: diverse case editrici italiane si interrogano su come affrontare una nuova didattica dell’arte e propongono collane o singoli testi ad essa inerenti.
In questi anni infatti ci si accosta al tema dell’educazione all’arte in modo nuovo e creativo, offrendo ai più piccoli oltre a un percorso storico e contenutistico, anche e soprattutto occasioni per familiarizzare con l’universo iconico, accendendo la loro sensibilità e fantasia.
L’intento del presente lavoro è quello di mettere a fuoco attraverso il confronto di diversi casi di studio analizzati alcune delle più significative esperienze in questo specifico ambito editoriale.
La tesi intende evidenziare come tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta l’educazione visiva ed estetica abbia acquisito pari dignità rispetto alle finalità divulgative del libro sull’arte per bambini e ragazzi, integrandosi anzi con esse in maniera armoniosa e proficua al fine di offrire ai bambini strumenti operativi e teorici, oltre che occasioni per riflettere e per affinare l’intelligenza visiva a partire dall’arte nella sua accezione più ampia.