Abstract:
Nella tesi viene trattata l’evoluzione dell’automotive verso un nuovo paradigma, già utilizzato con successo in altri settori ma ancora piuttosto sconosciuto tra i produttori di automobili: l’Open Innovation.
Nell’ultimo anno, una serie di eventi ha spinto il settore automotive a cercare soluzioni sempre più innovative, soprattutto in termini di emissioni. Non è un segreto che i produttori d’auto stiano lavorando su soluzioni eco-friendly da molto tempo. Tuttavia, a distanza di anni, la situazione sembra ancora piuttosto bloccata. Non è chiaro infatti, verso quale tecnologia l’automotive abbia intenzione di orientarsi nei prossimi anni.
Diversi studi hanno dimostrato come l’Open Innovation potrebbe essere una buona soluzione per accelerare questo processo di diffusione di soluzioni green come elettrico, ibrido ed idrogeno.
Negli ultimi mesi, case automobilistiche come Tesla, Toyota e Ford hanno preso questa direzione, rendendo pubblici i propri brevetti relativi alle soluzioni elettrico ed idrogeno.
Questo approccio ha inevitabilmente scatenato un serie di discussioni all’interno del settore. Se da un lato l’adozione di una filosofia open-source si pensa possa produrre risultati concreti, dall’altro ha fatto sorgere diversi dubbi riguardanti la corretta gestione della proprietà intellettuale. Infatti, rendere libero l’accesso ai propri brevetti può portare ad una perdita di conoscenze proprietarie e, conseguentemente, far venir meno un possibile vantaggio competitivo. Tuttavia, le motivazioni che hanno spinto a questa scelta sono più profonde e racchiudono una visione d’insieme più ampia per l’evoluzione del settore.
Nella parte finale dell’elaborato sono stati analizzati i 240 brevetti pubblicati da Tesla Motors. Analizzando il numero e la qualità delle citazioni presenti nei singoli brevetti, si è cercato di delineare quale sia stata la reazione del settore a questa strategia open-source.