Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro è fornire evidenze teoriche e sperimentali alla visione del linguaggio come un sistema multimodale basato sull’uso di segnali linguistici e non verbali provenienti da canali uditivi, visivi, cinetici o altri. Il primo capitolo introduce una panoramica sulla cognizione e sull'importanza della sfera gestuale nella comunicazione umana. È fondamentale considerare il linguaggio come un sistema multimodale nel quale un singolo processo combina concetti linguistici ed immagini visive e cinetiche in un enunciato, che esprime entrambi i tipi di rappresentazione attraverso le parole e i gesti. Viene illustrata la nozione di gesto, quali sono le sue caratteristiche, le diverse tipologie di gesto riscontrate nella comunicazione e quale è il suo ruolo nell’acquisizione del linguaggio. Nel secondo capitolo di questo elaborato si introducono le Lingue dei Segni, la loro storia e la loro importanza culturale con un focus particolare sulla Lingua dei Segni italiana. Vengono riportati i primi studi effettuati su questa tipologia di lingue, viene introdotta quella che è la loro organizzazione linguistica spiegando come avviene la realizzazione dei diversi segni e quali criteri grammaticali sono utilizzati nella formazione dell’enunciato segnico. Successivamente viene introdotta l'acquisizione del linguaggio dei bambini sordi e le sue peculiarità. Un capitolo è dedicato alla presentazione dei test che vengono utilizzati per la valutazione delle competenze linguistiche dei bambini sordi segnanti, introducendo uno degli ultimi studi effettuati sull'acquisizione del lessico da parte di un gruppo di bambini sordi segnati la LIS. L’ultima parte dell'elaborato riguarda uno studio preliminare sulla comprensione e produzione lessicale di tre bambini sordi segnanti in modo da poter comparare i risultati con quelli riguardanti i bambini udenti e poter capire se alcune problematiche riscontrate sono dovute alla competenza nella LIS oppure alla tipologia di test utilizzato.