Abstract:
Studi recenti hanno affrontato il rapporto fra alcuni luoghi di culto elamiti, in particolare i rilievi rupestri della vallate montane, e il paesaggio naturale che li circonda, alla ricerca di moventi “religiosi” per la loro realizzazione. Qui l’uomo “riconosce” la presenza di qualcosa di “sacro”, e marca il territorio con opere legate al contesto paesaggistico.
Partendo da queste considerazioni si è inteso allargare la prospettiva a tutte le espressioni del “luogo sacro” in Elam fra II e I millennio, includendo anche quegli edifici sacri per cui il paesaggio di riferimento è quello urbano, definito per mano dell’uomo, e facendo ricorso anche alle testimonianze epigrafiche. Obiettivo è stato cercare di discernere l’idea elamita di “luogo sacro”, come questo si inserisse nella realtà fisica e mentale del “paesaggio”, con quali concrete modalità e significazioni simboliche.
Per farlo si è avviato uno studio semantico della terminologia elamica inerente i “luoghi sacri”, per assestarne il valore e comprenderne il dialogo e la distinzione rispetto alla terminologia della vicina Mesopotamia. In secondo luogo si è condotta una rassegna delle evidenze archeologiche disponibili, valutate secondo gli approcci metodologici pertinenti all’“archeologia della religione”, dando particolare risalto al caso di Choga Zanbil, dove le due tipologie di fonti, epigrafiche e archeologiche, possono essere contestualmente considerate. Il tutto è stato, infine, riconsiderato secondo la metodologia propria dell’indagine storico-religiosa e comparativa, attraverso un confronto con altre culture religiose contemporanee, come quelle della Mesopotamia e del mondo Ittita.
Si sono così individuati, in rapporto al tema del “luogo” e del “paesaggio sacro”, modelli di ordine sia materiale che ideologico, con la loro varietà diacronica e caratterizzazione regionale, e, attraverso la comparazione storica-religiosa, si è tentato di comprendere quanto tutto questo partecipasse a un sentimento “religioso” diffuso presso le altre culture, e quanto invece esso riveli di una specifica identità elamita.