Abstract:
In questa ricerca scientifica vengono sperimentati additivi innovativi con funzionalità antifungine per prodotti attinenti al settore dei Beni Culturali e dell’Edilizia, in particolare per protettivi da applicare sulla superficie lapidea di interesse storico-artistico e pitture per intonaci da interno ed esterno.
L’attività antifungina degli additivi sperimentati consiste nell’inibire la proliferazione dell’attacco biologico delle specie fungine Cladosporium e Penicillium chrysogenum, salvaguardando nel tempo il manufatto e gli intonaci dai fenomeni di biodeterioramento, e riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale ed i rispettivi rischi tossicologici per l’operatore e per chi ci vive, le cui sintesi ed analisi chimico-fisiche si basano sul confronto con gli additivi organici già presenti in commercio.
L’obbiettivo delle prove è la valutazione dell’efficacia e stabilità dei diversi additivi sintetizzati in laboratorio a base di nanoparticelle inorganiche, confrontando prove in laboratorio e direttamente sui manufatti lapidei esposti in ambiente esterno, monitorando e studiandone la morfologia del supporto a seguito dell’applicazione del prodotto sperimentato, la stabilità cromatica, chimica, fisica e attività antifungina ottimale per la salvaguardia dei Beni Culturali.
La ricerca dunque si concentra sullo studio dell’attività antifungina di additivi a base di nanoparticelle inorganiche con specifiche proprietà chimico-fisiche, sviluppando le indagini su campioni che interessano il settore dei Beni Culturali e dell’Edilizia, con l’obbiettivo di eseguire una sperimentazione scientifica multidisciplinare, su cui sono state studiate ed unite teorie e sperimentazioni riguardanti l’ambito del restauro, della microbiologia, delle nanotecnologie e della ecotossicologia.