Il Caspio come crocevia storico, economico e politico

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dc.contributor.advisor Trampus, Antonio it_IT
dc.contributor.author Orlandelli, Giulia <1990> it_IT
dc.date.accessioned 2015-10-08 it_IT
dc.date.accessioned 2016-03-21T14:31:26Z
dc.date.available 2016-03-21T14:31:26Z
dc.date.issued 2015-10-26 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/7050
dc.description.abstract Storicamente, il Caspio è sempre stato un confine tra Europa e Asia, una barriera che nel corso dei secoli ha contribuito allo sviluppo di trascorsi differenti tra i popoli abitanti sulle sue coste. Solo a partire dal XIX sec. l’Impero zarista prima e l’Unione Sovietica poi riuscirono ad unificare politicamente le sponde del Caspio, imponendo sull’intera regione il sostanziale predominio russo. La situazione mutò solo negli anni ’90 del secolo scorso, quando la dissoluzione dell’URSS fece aumentare il numero dei paesi costieri da due a cinque, provocando i primi contrasti politici soprattutto per quanto riguarda la definizione dello status legale del bacino e la conseguente demarcazione dei confini sulle acque e sui fondali; tali dispute sono ancora in atto e solo negli ultimi anni si è giunti ad una parziale soluzione condivisa. Le difficoltà nel trovare un accordo politico-giuridico derivano soprattutto dal fatto che negli ultimi decenni l’area ha assunto un’enorme rilevanza anche dal punto di vista economico, grazie alla scoperta di immensi giacimenti di petrolio e gas che ogni paese vorrebbe poter sfruttare autonomamente. Lo sviluppo del settore energetico è rilevante soprattutto per Azerbaijan, Kazakistan e Turkmenistan, che vorrebbero poter definitivamente sottrarsi dall’influenza russa tramite i proventi economici del mercato degli idrocarburi. Tuttavia, la posizione isolata della regione vincola i paesi caspici a relazionarsi non solo con i paesi consumatori, ma anche con quelli di transito, rendendo molto più vulnerabili le loro politiche economiche. Per ovviare a queste problematiche, gli Stati di nuova indipendenza hanno cercato di diversificare le direzioni dei loro investimenti e delle loro vendite, inserendosi così in un contesto non più regionale, ma mondiale, in cui attori come la Turchia, l’Europa, gli USA e la Cina giocano ruoli di rilievo. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Giulia Orlandelli, 2015 it_IT
dc.title Il Caspio come crocevia storico, economico e politico it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Relazioni internazionali comparate - international relations it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Relazioni Internazionali it_IT
dc.description.academicyear 2014/2015, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 829177 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language RUSSO it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Giulia Orlandelli (829177@stud.unive.it), 2015-10-08 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Antonio Trampus (trampus@unive.it), 2015-10-19 it_IT


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