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La domanda che vorremo rispondere con il presente lavoro consiste nel capire se i Paesi futuri candidati all'allargamento europeo hanno dei consumi alimentari che tendono a quelli medi europei.
Per fare ciò innanzitutto abbiamo deciso di capire, almeno a grandi linee, quali siano i soggetti dell'indagine. Il primo capitolo non intende essere una descrizione peddisequa e precisa dei fatti storici e istituzionali concernenti l'Unione europea, ma vuole essere uno strumento utile a capire quali siano gli scopi e le ragioni che hanno spinto i diversi stati del vecchio continente ad aggregarsi fino ad arrivare ad una Unione monetaria. Solo in questo modo si può comprendere le ragioni che da un lato hanno spinto l'UE ad allargarsi e dall'altro i PECO e alcuni paesi mediterranei ad unirsi. Infatti non vi sono solo motivi economici alla base, ma anche di ordine umano, come garantire la pace e il benessere su un più vasto territorio sviluppando un'ampia solidarietà, pur preservando l'identità storica, la dignità e la libertà nel quadro di leggi e di istituzioni comuni e liberamente accettate, tendenti al progresso ed alla pace. Nel secondo capitolo abbiamo cercato di dipingere a grandi linee quali sono gli attori della convergenza alimentare, la loro storia e soprattutto il loro ingresso all'interno dell'Unione europea. Tutti i Paesi candidati vantano attualmente istituzioni stabili, avvicendamenti al governo sulla base di elezioni libere e democratiche, una maggior tutela dei diritti umani compresi quelli delle minoranze e l'applicazione dei principi dell'economia di mercato. Il graduale allineamento con il quadro normativo dell'UE agevolerà gli scambi commerciali e attirerà gli investimenti nei paesi limitrofi, con conseguenti vantaggi per le imprese di tutti i paesi interessati. Al tempo stesso, però, l'ampliamento comporterà nuove sfide, imponendo all'UE e ai suoi vicini un'intensa collaborazione. Sul piano alimentare la convergenza precede e contemporaneamente segue sia l'allargamento che le vicende europee, infatti, sicuramente l'allargamento favorirà la convergenza alimentare, grazie all'accelerazione che subirà il processo di commistione-fusione delle diverse culture; ma contemporaneamente il mutamento dei consumi è una conseguenza del miglioramento dell'asseto democratico e della situazione economica nei diversi Paesi, aspetti che favoriscono l'ingresso in Europa.
Una volta capito quali sono i soggetti dell'indagine e quali sono le forze che spingono per/contro la convergenza alimentare siamo passati a descrivere, nel terzo capitolo, i possibili metodi econometrico-statistici che permettono di rispondere alla nostra domanda. Nel quarto capitolo inizialmente abbiamo spiegato i mutamenti alimentari in atto nei paesi avanzati, le cause scatenanti questi fenomeni e quindi le tendenze che naturalmente ne scaturiscono. Successivamente siamo passati all'indagine empirica prima descrivendo i dati che ci permettono di risolvere la questione e poi applicando i metodi che ci sembravano più efficaci per raggiungere il nostro obiettivo. Proprio a questo scopo non ci siamo limitati ad utilizzarli seguendo la strada già tracciata dalla letteratura concernente queste tematiche, ma abbiamo preferito adottare dei metodi innovativi in questo campo (modelli dinamici per dati panel). Al fine di da garantirci la possibilità di dare una risposata precisa e sicura alla nostra curiosità abbiamo confrontato le diverse procedure proposte, evitando in questo modo il rischio, corso da altri autori, di ottenere risultati distorti e dunque poco attendibili. Tutti i metodi consideratici consentono di asserire che i PECO stanno convergendo più o meno velocemente agli stessi standard alimentari medi europei. La velocità di convergenza dipende inoltre anche dal reddito nel caso di Paesi economicamente meno sviluppati, confermando la legge di Engel. Questo risultato vale sia per aggregati alimentari che per una particolare dieta per tutte le misure alimentari considerate (calorie, proteine e grassi).
The basic purpose of this work is to examine whether applicant countries to the UE membership have food consumption which is converging to the European average food consumption.
In order to address this question, we will broadly look at the countries in question. The first chapter will not be a precise and slavish description of European Union institutional and historical developments, but will be a tool for understanding objectives and reasons which compelled different countries to seek membership for Monetary Union. Only in this way do we understand the underlying causes that pushed the EU to enlargen and on the other hand CEEC and some Mediterranean Countries decision to join. Indeed there are not only economic reasons, but human reasons as well, as warranty to peace and wealth and increase solidarity on a wider territory, while nevertheless keeping historical identity, freedom and dignity, obeying common laws and institutions that aim at progress and peace.
In the second chapter we try to describe, broadly speaking, who are the actors of food convergence, their history and especially their future entry to the European Union. All applicant countries have stable institution, governments changing on the basis of free and democratic election, greater protection of human rights and minorities and use of principles of market economy. The adjustment to the EU legal structure will make trade easier and attract investments from near countries, thus every interested country's firms will benefit from advantages of this enhanced situation. At the same time European enlargement will bring new challenges, which call for strong cooperation between EU and her neighbours. Food convergence comes both before and after European enlargement, indeed undoubtedly enlargement will encourage food convergence owing to the acceleration of mix-join process of different cultures; at the same time consumption change is a consequence of improved democracy and economic situation in CEEC, which will help the future entrance into the European Union.
After studying the subject of our analysis, and the forces that push for/against food convergence, we described, in third chapter, possible econometric-statistical methods that aid us in answering our question (panel models, cluster analysis, etc). In fourth chapter we begin by explaining the causes and consequences of changes present in advanced countries. Afterwards we make empirical analysis, before describing data that may solve our problem, and thereafter using the methods that looked more effective to achieve our end. For this aim we did not use those methods pertaining to the main literature concerning these topics, but we preferred to apply innovative methods in this field (dynamic models for panel data). In order to achieve a precise answer we compared different proposed procedure, avoiding, in this way bias issues, that reduce reliability. All the considered methods allowed us to establish CEEC are converging, more or less quickly, to the European mean food standards; moreover, in the case of low income countries, the convergence speed depends on wealth, confirming Engel's law. These results are confirmed for all considered measures (calories, proteins and fats) both in the case of a particular diet, and of food aggregates. |
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