dc.contributor.advisor |
Olivotto, Luciano |
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dc.contributor.author |
Bonisiol, Tiffany <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2015-06-17 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-01-30T14:15:18Z |
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dc.date.issued |
2015-07-01 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/6863 |
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dc.description.abstract |
Creatività e innovazione sono sempre più al centro della continua evoluzione economica diventando un binomio ormai radicato. La tecnologia ha raggiunto livelli tali da invadere ogni settore andando a modificare il modo stesso di fare business e aprendo diverse possibilità sia per le aziende già strutturate ma aperte a nuove opportunità, sia per chi ha deciso di sperimentare personalmente le nuove tecnologie con un approccio “fai da te”, i cosiddetti makers . L’accesso più facile ai moderni strumenti digitali per la produzione di oggetti e servizi e l’utilizzo del web per la comunicazione e distribuzione degli stessi sta promuovendo una democratizzazione dell’economia. La sharing economy sta invadendo svariati settori promuovendo una conoscenza condivisa e pratiche open source. In questo contesto la tecnologia della stampa 3D si inserisce e si diffonde con i suoi differenti impieghi. Alcune lavorazioni stanno riscoprendo la loro artigianalità proprio attraverso l’uso delle stampanti 3D che seppur altamente tecnologiche riportano al centro l’uomo con la sua creatività e il suo ingegno. Il settore del gioiello-bijoux fornisce un esempio del connubio tra artigianato e digitale e delle sue potenzialità per la promozione del Made in Italy a livello internazionale. Un binomio che permette una forte personalizzazione e co-creazione del prodotto insieme ai propri clienti accentuando, oltre al sapere e alle competenze artigianali, quell’approccio relazionale che sempre più si sta radicando nell’economia moderna. Nel campo degli accessori il self-made è molto diffuso, per questo verrebbe da parlare di stampa 3D in termini di autoproduzione, ossia ideazione, progettazione e realizzazione di un prodotto all’interno di una comune stanza e con le proprie competenze e capacità. È interessante capire in che verso, con l’uso della tecnologia 3D, si sta delineando la figura dell’imprenditore artigiano e digitale e che strategie sono necessarie per promuovere questa figura all’interno di un panorama internazionale. Maison 203 e .bijouets forniscono due esempi dell’evoluzione del digital manufacturing per promuovere questo nuovo artigianato in tutto il mondo. |
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dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Tiffany Bonisiol, 2015 |
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dc.title |
Creatività e Innovazione: Le applicazioni della stampa 3D al settore del gioiello-bijoux come opportunità per il Made in Italy |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2014/2015, sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
823451 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Tiffany Bonisiol (823451@stud.unive.it), 2015-06-17 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Luciano Olivotto (olivotto@unive.it), 2015-06-29 |
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