Abstract:
Questo elaborato di tesi, studiando dal punto di vista artistico e culturale il periodo della neutralità a Cipro (VII-IX secolo), si inserisce nel filone di ricerca che respinge, per i secoli interessati dalla cosiddetta coreggenza di Arabi e Bizantini sull'isola, una categorizzazione come mera Dark Age propendendo invece per un'interpretazione meno severa che considera questi tre secoli come una fase di transizione caratterizzata da sostanziale continuità. L'argomentazione, che ha ricevuto conferme dal punto di vista storico e archeologico, registra ancora lacune per quanto riguarda l'aspetto puramente artistico. La mia tesi indaga dunque quali possono essere i connotati del prodotto artistico del periodo della transizione in un mondo condiviso e conteso tra cristiani e musulmani, partendo da un frammentario affresco presente in una chiesa di VIII secolo a Cipro (Agia Varvara nella Penisola del Karpaz). La peculiarità dell'affresco, ispirato a motivi ad intreccio utilizzati nei mosaici di VII-VIII secolo dell'area Siro-Palestinese, trova puntuali confronti nel contesto del coevo Mediterraneo Orientale, interessato da un fenomeno pittorico aniconico e geometrico di influenza araba, che si caratterizza per la riproduzione di motivi tipici dei mosaici pavimentali negli alzati degli edifici di culto. L'arte della transizione, nascendo dall'interazione tra due identità culturali a confronto, assume carattere di ibrida unicità.