Abstract:
Nell'epica greca arcaica la poesia vive di una tradizione orale in cui la sfera del suono, caratterizzata da voce e udito, parola e ascolto, apprendimento e memoria, contraddistingue il canto. Nella song culture la performance crea la comunicazione poetica, in cui i diversi livelli di realtà si intersecano nel contatto tra emittente e destinatario. La verità e la conoscenza sono rivelate dalla voce delle Muse, da cui il cantore trae l'ispirazione mediante l'ascolto del kleos delle storie. Il potere della voce è proprio anche di altre figure che possiedono una opa kallimon: le Sirene. La loro voce induce all'ascolto tra i pericoli e gli inganni, il piacere e la sapienza; si manifesta nella sensazione acustica, ma svela anche la sua forza semantica. Un suono di flussi ritmici e di linguaggio che coinvolge nell'aoide fino al fascino dell'incantamento. Le Sirene si rivolgono a Odysseus per raccontare le imprese e le pene di Achei e Troiani a Troia. Il volere degli dei anima la guerra e terribile rimbomba il tuono di Zeus. Il frastuono è prodotto da voci e movimenti illustrati da similitudini. Gli epiteti definiscono la quintessential identity degli eroi che eccellono in battaglia e nei duelli. Le grida scandiscono le loro gesta durante l'assalto. Gli effetti si concretizzano in reazioni di paura che culminano nella fuga dei nemici. Lo strepito è suscitato dall'avanzata degli schieramenti, mentre dal suolo si innalza il fragore propagato dal calpestio. Il rumore delle armi accompagna le urla di sfida e di dolore. Un boato esplode per un'uccisione, per la lotta intorno al corpo del caduto. All'attacco del muro o delle navi il frastuono si ode da lontano e giunge fino al cielo. Lo straordinario susseguirsi di eventi acustici può diventare così il motore delle azioni che mirano al raggiungimento del kleos e dell'aletheia.