Abstract:
Accusando il teatro d’insegnare il «langage des passions», Pierre Nicole lanciò un giudizio a cui Manzoni avrebbe pensato a lungo: il tema della moralità letteraria è un punto di vista notevole sul rapporto dell’italiano cogli autori di filosofia morale del Seicento francese, apprezzati ma talvolta contestati. Questo studio intende dimostrare ch’egli rispose proponendo un modo di raccontare le passioni dalla nobile funzione conoscitiva, con un vocabolario che deve molto agli oratori stessi, i cui sermoni presenti nella sua biblioteca mostrano segni di lettura rilevanti. In una prima parte si ripercorrono le posizioni sulla moralità letteraria tra Sei e Ottocento, analizzando quindi la visione morale nell’opera manzoniana per parole tematiche (superbia, amour-passion, ira), muovendosi fra trattatistica seicentesca, drammi di Corneille, Racine e Shakespeare commentati da Manzoni e testi del drammaturgo e romanziere. La seconda parte offre un lessico manzoniano della vita morale.