Abstract:
Il presente studio si propone di indagare se esistano i presupposti per tutelare le tecniche produttive tradizionali, i saperi e la cultura vitivinicola legati ai vini simbolo della Valpolicella, ossia Recioto ed Amarone, in base a quanto previsto dalla Convenzione Unesco del 2003 sulla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Analizzando alcuni degli elementi e delle pratiche iscritti all’interno della Lista del patrimonio culturale intangibile, si è potuto prendere atto dell’evoluzione e dell’ampliamento del concetto di patrimonio culturale, arrivato a ricomprendere al proprio interno il patrimonio enogastronomico, le pratiche agricole di tipo tradizionale nonché le prassi e i saperi associati agli stessi.
Alla luce di queste considerazioni, si è voluto analizzare il caso della cultura vitivinicola della Valpolicella, studiandone le specificità sia a livello di pratiche, tecniche produttive e saperi tradizionali sia ambientali e paesaggistiche, mettendola inoltre in relazione con la nozione di “paesaggio culturale vitivinicolo” e con esempi rappresentativi di tale tipologia di paesaggio iscritti all’interno della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità prevista dalla Convenzione Unesco del 1972.
Il presente lavoro evidenzia altresì quanto risulti sfumato il confine tra “materiale” e “immateriale” qualora si faccia riferimento a pratiche, saperi, know-how e, in generale, "oggetti patrimoniali" caratterizzati da un profondo e intimo rapporto tra l’uomo e il proprio ambiente di riferimento.