Abstract:
Questo lavoro si propone di riflettere sulle oppressioni, l'emarginazione e i rapporti di dominio che una larga maggioranza della popolazione mondiale esperisce quotidianamente, assumendo una prospettiva femminista ed intersezionale. Si sosterrà, quindi, la necessità di ri-pensare ai rapporti di potere secondo un'analisi che riesca a comprendere come le questioni razziali, economiche e sessuali spesso si intreccino tra di loro nel sostenere l'oppressione, e si andrà a mostrare l'utilità di un discorso sulle discriminazioni e sulle oppressioni fondato sulla particolare esperienza dell'individuo situato nel mondo.
Attraverso questa chiave di lettura si sottoporranno a critica alcune metodologie analitiche del pensiero egemone, fondate su un'impostazione teorica dicotomica ed universalizzante che definisce l'Altro come negazione dell'Io Occidentale. Si presenteranno, a questo scopo, le teorie sviluppate all'interno del Black Feminism e la resistenza che da queste prese forza, una risposta ad un'esigenza esistenziale e filosofica, sorta in relazione ad una cultura che tendeva ad escludere dalle proprie considerazioni le particolari esperienze di queste donne e, quindi, i loro bisogni, le loro necessità e lotta. Solamente attraverso una teoria femminista differenziata e storicamente situata si riuscirà finalmente ad assumere su di sé l'esperienza dell'Altro e a resistere efficacemente alle oppressioni.