Abstract:
“Cibo degli Dei”: nessun termine potrebbe essere più appropriato per cogliere l’essenza stessa del cioccolato, uno dei prodotti alimentari più apprezzati dalla nostra società. Sin dalle civiltà precolombiane, il cioccolato si è contraddistinto per la sua naturale capacità di trasmettere esperienze e stimolare la creazione di legami sociali fra le persone. Queste peculiarità perdute nell’epoca moderna, riemergono con forza nella postmodernità e in parallelo con l’affermarsi dei nuovi approcci di marketing non-convenzionale. L’obiettivo di questa tesi è di analizzare come l’avvento dell’epoca postmoderna abbia generato un nuovo consumatore, più sociale, emotivo e sensoriale, obbligando di fatto le aziende che operano nel settore del cioccolato a modificare le proprie strategie di marketing. Dopo aver tracciato un breve excursus storico ed economico sul cioccolato, e approfondito il fenomeno postmoderno, analizzandolo nelle sue diverse implicazioni (sociali, economiche, culturali), si è deciso di focalizzare l’attenzione su due panacee di marketing: il marketing sensoriale e il marketing tribale. Il marketing sensoriale, che s’inserisce all’interno del più ampio approccio di marketing esperienziale, si occupa di stimolare tutti i sensi del consumatore con l’obiettivo di toccarne la mente e il cuore; il marketing tribale invece, mira a creare legami fra i consumatori che condividono la medesima passione per il prodotto o la marca. Infine, per convalidare quanto sostenuto, si è deciso di analizzare il comportamento del consumatore postmoderno di cioccolato, attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di giovani consumatori residenti in Veneto.