Abstract:
Partendo da un confronto del tema attraverso due tipologie di letteratura – una rivolta ad un pubblico adulto e una destinata ai ragazzi –, in entrambi i casi sulla base della prospettiva femminile, viene proposta la disamina del legame primario e viscerale per antonomasia, qual è quello tra la madre e la figlia, attraverso l'intreccio e i personaggi che animano le vicende Principessa Laurentina di Bianca Pitzorno, Se è una bambina di Beatrice Masini, Ragazze per sempre di Giusi Quarenghi, Aldabra di Silvana Gandolfi e Tutto sta cambiando di Paola Zannoner.
Grazie all'immaginario che queste scrittrici contemporanee di narrativa per ragazzi permettono di ricostruire e delineare nei suoi aspetti principali e comuni, emerge come spesso siano lo scontro e il conflitto a caratterizzare questa relazione: il lieto fine, o comunque l'indirizzarsi della vicenda verso una svolta che lascia presagire positività, tuttavia conduce a osservare come la figura della madre sia sempre “salvata” e a concludere che la mancanza di comunicazione o l'incompatibilità dei caratteri non siano segnali di mancanza di reciproco amore rispettivamente materno e filiale, ma che con impegno al rispetto e alla comprensione reciproca si possa giungere alla riconciliazione.
Accanto alle numerose tematiche di attualità che percorrono i romanzi, una considerazione particolare spetta al tema del lutto, centrale in diverse vicende sia per l'importanza che riveste nell'economia del racconto sia per la funzione pedagogica che se ne ricava, e un attenzione maggiore ai riferimenti al patriarcato che emergono da alcune narrazioni e che offrono l'opportunità per una riflessione sull'evoluzione che la figura della donna ha subito nel corso delle generazioni, sugli insegnamenti e sui segreti che sono stati tramandati di madre in figlia nel tentativo di farsi luce in un universo in cui a prevalere era il dominio maschile.