Abstract:
I progressi nella letteratura di IO empirica attribuibili a Berry (1994) e Berry, Levinsohn e Pakes (1995) (noto come BLP in letteratura) hanno permesso di produrre sofisticate analisi di mercato anche partendo da dati aggregati a livello di prodotto. Questa tesi parte da questi sviluppi nella letteratura e produce un'analisi separata della struttura del mercato italiano delle automobili e di quella del mercato irlandese delle bevande gassate. Entrambi i mercati s ono o ligopolistici ed il prodotto e ' differenziato. L'innovazione dei risultati proposti e ' stata resa possibile grazie all'uso di dati particolarmente originali. Per quanto riguarda il mercato italiano delle automobili si è costruita, per il periodo 1989-2000, una base d ati e ombinando i nformazioni a 1 ivello d i p rodotto ( per 1 e q uali s i r ingrazia F iat S .p.A. e d Editoriale Domus Quattroruote) con informazioni a livello di individui (ricavata da una sezione speciale dell'indagine della Banca d'Italia sui bilanci delle famiglie). I dati sono stati inizialmente utilizzati per identificare la differenza nelle distribuzioni delle caratteristiche degli individui che comprano un veicolo nuovo rispetto a coloro che preferiscono non comperarlo (vista come scelta alternativa). L'identificazione di diverse distribuzioni di caratteristiche nei gruppi di individui acquirenti e non acquirenti, resa possibile grazie ai nostri dati, ci ha permesso di guadagnare efficienza nelle stime e di stimare elasticità di sostituzione di prezzo più' verosimili. I nostri dati mostrano che modelli tipo BLP basati su informazioni esogene sulle caratteristiche di un'unica popolazione producono elasticità di sostituzione di prezzo sovrastimate fino ad un 30%. La stessa base dati e' stata poi utilizzata per valutare l'effetto prodotto, in termini di concorrenza sul mercato, dagli incentivi alla rottamazione (adottati in Italia nel periodo 1997-2000). I nostri risultati mostrano che la politica degli incentivi ha portato competizione nel mercato: i prezzi, per solo effetto degli incentivi, si sono ridotti di un 8% nel 1998 e di un 10% nel 2000. Il livello di competizione non ha interessato allo stesso modo le diverse case madri: le case madri aventi nel loro portafoglio di produzione anche piccole automobili sono state quelle maggiormente danneggiate.
Un'altra base dati originale e' stata utilizzata per il mercato irlandese delle bevande gassate. La base dati copre il periodo giugno/luglio 1992 - aprile maggio 1997 e consiste in dati bimensili a livello di prodotto con ricche informazioni sulla distribuzione (informazioni della copertura di negozi da parte di ogni singola marca di prodotto). La copertura dei negozi viene interpretata come una misura di una distanza potenziale che un consumatore deve affrontare per trovare un prodotto disponibile. Questa informazione viene usata per aggregare rispetto a due tipologie di individui: il gruppo di individui che trova il prodotto nel negozio vicino ed il gruppo di individui che non lo trova. Una prima analisi ottiene come risultato che, diversamente da quanto previsto dalla letteratura sul prodotto omogeneo, non esiste una relazione positiva tra la dimensione dell'impresa (in termini di quota di mercato) e potere di mercato. La stessa analisi mette poi in luce l'importanza della copertura dei negozi nel processo di competizione. L'analisi viene poi successivamente arricchita simulando direttamente gli individui. Viene assunta che una delle caratteristiche fondamentali dei consumatori sia la loro reazione ad una presenza/assenza di un certo prodotto nel negozio a loro più vicino. I risultati mostrano come l'informazione sulla distribuzione dei prodotti risulti necessaria per una corretta identificazione del modello. Le primitive delle nostre stime vengono poi usate per mostrare che la decisione della Coca Cola di avere una distribuzione diversa per la Fanta e' una decisione ottima di lungo periodo.
This thesis uses the advancements in the literature of product differentiation developed by Berry (1994) and Berry, Levinsohn and Pakes (1995) in order to analyze, separately, the structures of the Italian automobile and the Irish carbonated soft drink markets. Simulation techniques to aggregate individuals' choices have been largely used. The novelty of the results departs from the originality of the information collected.
Regarding the Italian automobile market we set up a new dataset merging market level data (which we thank Fiat S.p.A. and Editoriale Domus Quattroruote) and microdata (from a special section of the Bank of Italy Survey of Households' Income and Wealth) for the period 1989-2000. We use this new dataset to show that, controlling for the different characteristics of individuals buying a new vehicle or preferring the outside option (not buying a new vehicle), let us to gain efficiency and estimate more reliable price elasticities of substitution. Our data show that models like BLP, based on exogenous information on a unique population, produce price elasticities of substitution that are, on average, overestimated by a 30%. The same dataset is then used to evaluate the impact, in terms of market competition, of the policy of scrap incentives adopted in Italy since 1997 to 2000. We find that, once controlled for the other characteristics, the scrap incentives induced competition in the market: prices were reduced up to 8% in 1998 and 10% in 2000. The level of competition has not been equally borne by the different parent houses. Its effect has been stronger on parent houses holding portfolios of small cars.
An original dataset has been setup also for the Irish carbonated soft drink market. The dataset consists of bimonthly market level retail scanner data (period June/July 1992 - April/May 1997) with rich information on the distribution of the products (each brand's shops coverage) collated by Irish AC Nielsen. We interpret shops coverage as a measure of a potential distance a consumer has to undertake to find available a product. We use this information to aggregate over different types of individuals. We produce a positive analysis aimed at: i) showing (contrary to the homogenous good literature) the absence of a positive relation between market size and market power; ii) stressing the relevance of the shops coverage in the process of competition. We then enrich our analysis simulating directly our individuals. We assume one of their attributes to be their reaction to the presence/absence of the products in their closest shops. We find the information on the distribution of the products to be necessary for a proper identification of our model. We use the primitives of our estimates to show the optimality of the long run decision on shops coverage.