cso Rivolta, strategie di resistenza, il caso Altavoz

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dc.contributor.advisor Turchetto, Maria it_IT
dc.contributor.author Ambrogio, Pasquale <1986> it_IT
dc.date.accessioned 2015-02-12 it_IT
dc.date.accessioned 2015-07-04T14:46:11Z
dc.date.available 2015-07-04T14:46:11Z
dc.date.issued 2015-03-04 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/5795
dc.description.abstract L'intento della tesi parte da un lavoro di ricerca etnografica lunga un anno all'interno del Centro Sociale Rivolta di Marghera e nello specifico dello svolgersi del festival/evento di musica elettronica denominato Altavoz. Durante la ricerca sono stati individuati due categorie di soggetti principali: i militanti del centro sociale, che tra di loro si chiamano “compagni” o “fratelli”, e quelli che frequentano il centro sociale come “clienti” sopratutto durante Altavoz. La scelta di studiare il centro sociale sopratutto durante il festival/evento di musica elettronica nasce dalla sua particolarità di “evento straordinario” per una serie di motivi. Il primo è che Altavoz tocca, e nasce da, una categoria culturale e sociale di persone e individui che generalmente non frequentano il Rivolta e i centri sociali in generale. Questi “clienti” sono per lo più giovani e giovanissimi della provincia di Venezia, Treviso, Verona, Padova e Chioggia che giungono esclusivamente per l'evento elettronico. L'interesse dell'antropologo, a mio avviso, diventa molteplice: da un lato ho ritenuto interessante, partendo dalle interviste e dal materiale audio-visivo prodotto durante la ricerca e con l'aiuto di materiale bibliografico, cercare quanto più possibile di individuare i “clienti” di Altavoz, cercare cioè di riassumerli in una categoria culturale capace di raccogliere il complessivo e il particolare. Importanti contributi mi sono arrivati dai concetti di prosumatore (Toffler) e di nomade post- moderno (Bauman). Entrambe le categoria non sarebbero efficaci senza prima una loro contestualizzazione all'interno di uno spazio idealizzato efficace. In questo caso, sempre partendo dal materiale etnografico, mi sono venuti in contro le intuizioni di B.... sull'analisi del Nord-Est come “spazio liscio” dentro il quale prende forma un “distretto del piacere” come conseguenza di un approccio modernista e consumista al divertimento, tipico della cultura capitalistica e liberista occidentale, e dell'aspetto specifico socio-economico di un territorio esteso ma allo stesso tempo omologato e uniforme (mi riferisco alla piccola e media impresa e al processo di industrializzazione a bassa intensità della campagna veneta). È un analisi che senza dubbio, per essere efficace, deve essere inserite a sua volta in un discorso più ampio di industrializzazione post-fordista e pratiche del potere e del controllo del capitale sul sociale che ha determinato, e continua a determinare, il porsi in essere dell'individuo moderno nella società e nel contesto specifico territoriale. Allo stesso tempo, seguendo il ragionamento appena esposto, si palesano i confini del discorso che delineano l'agire del secondo, e direi quasi principale, soggetto della ricerca: in che modo e quali pratiche del “contro potere” mette in atto e il Centro Sociale Rivolta nel suo agire all'interno, e contro, questo “spazio liscio” iper modernizzato? Come interloquire con il “prosumatore” e perché farlo? quali ragionamenti e obbiettivi si palesano e quali si celano? Altavoz, evento di musica elettronica più vicino al mondo dei “club” piuttosto che al target e al format tipico del centro sociale Rivolta, e più in generale dei centri sociali italiani, è un ottima opportunità per smascherare e tentare di individuare quei “verbali segreti” del contro-potere (J.C.Scott) e le pratiche dell'agire comune di un centro sociale che si ritrova e si identifica con una storia comune e attuale che parte dall'Autonomia Operaia degli anni '70, che passa per le tute bianche, i disobbedienti, il G8 di Genova e arriva fino ai giorni nostri e che si strutture e si manifesta pubblicamente come un movimento costituente rivoluzionario. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Pasquale Ambrogio, 2015 it_IT
dc.title cso Rivolta, strategie di resistenza, il caso Altavoz it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear 2013/2014, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 840073 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Pasquale Ambrogio (840073@stud.unive.it), 2015-02-12 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Maria Turchetto (turco@unive.it), 2015-02-16 it_IT


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