Abstract:
Il tema dell'autonomia individuale nel rapporto di lavoro è oggetto del presente scritto alla luce dei fortissimi mutamenti e tentativi di riforma di cui la materia è oggetto e teatro da qualche decennio. Le ragioni per cui il diritto del lavoro si pone come elemento chiave per la risoluzione dei problemi del sistema-paese, anche all'interno del contesto europeo, hanno radici profonde che si legano indissolubilmente con le questioni attinenti alla libertà contrattuale, alla tutela dell'autonomia e al contrappeso che, invece, nel diritto del lavoro italiano è sempre tradizionalmente esistito, e cioè il binomio inderogabilità della norma e indisponibilità dei diritti. L'ordinamento lavoristico italiano intesse una solida trama di disposizioni di carattere inderogabile che proteggono la posizione conseguita dal lavoratore nell'impresa sia sotto il profilo normativo che retributivo. Questa disciplina si è consolidata negli anni '70, in particolare con lo Statuto dei diritti dei lavoratori. Essa presenta l'effetto indesiderato di limitare sensibilmente i margini di flessibilità di cui godono le imprese nella gestione della forza lavoro, complicando il loro adattamento al mercato esterno.In particolare, sulla tutela inderogabile del lavoratore ci si chiede, mantenendo sullo sfondo la questione circa l'erosione o l'ampliamento degli spazi di autonomia, se l’indisponibilità dei diritti costituisca l’altro volto della protezione inderogabile del lavoratore subordinato oppure un volto diverso, e per questo distinto, provvisto di un’autonoma e coerente funzione di tutela.