Dalla parola al contesto: traduzione di uno statuto societario egiziano e osservazioni sull'arabo giuridico

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dc.contributor.advisor Grande, Francesco it_IT
dc.contributor.author Conte, Alessandra <1989> it_IT
dc.date.accessioned 2014-10-09 it_IT
dc.date.accessioned 2014-12-13T10:20:36Z
dc.date.available 2014-12-13T10:20:36Z
dc.date.issued 2014-10-29 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/5577
dc.description.abstract Il lavoro è incentrato sulla traduzione di un modello di statuto di una società a responsabilità limitata egiziana e sulla riflessione attorno alle peculiarità dell’arabo giuridico, secondo quanto riscontrabile nel suddetto testo. Gli elementi linguistici presenti nello statuto vengono analizzati in un’ottica che passa dal singolo termine alla locuzione, alla proposizione, al periodo. Per interrogare il testo è stato impiegato Sketch Engine, un sistema di ricerca che consente di calcolare la frequenza dei termini usati all’interno di un corpus e di indagare come vengono combinati tra loro, secondo funzione grammaticale e significato. Non sempre, tuttavia, i dati elaborati dal programma si sono dimostrati accurati. Nel primo capitolo si affronta la traduzione del testo, mentre il secondo riguarda l’analisi frastica. Particolare attenzione è dedicata alle collocazioni, ai verbi frasali, alle locuzioni avverbiali e preposizionali, alla forma passiva. La terza sezione espone le riflessioni sulla struttura del periodo, analizzando le congiunzioni, le proposizioni relative e i cosiddetti participi complessi. L’analisi è corredata da un glossario dei termini presenti nel testo, accompagnati dalla traduzione adottata. Dallo studio emergono tre considerazioni: in primo luogo, il contesto è indispensabile per capire il significato delle parole e scegliere di conseguenza i traducenti adatti; in secondo luogo, l’arabo giuridico si dimostra una variante dell’MSA sensibilmente influenzata dall’inglese nel lessico, nella morfologia e nella sintassi; da ultimo, la lingua giuridica presenta una struttura piuttosto formulare, che impiega un set circoscritto di espressioni con le quali il traduttore deve avere familiarità sia nella lingua straniera, sia nella lingua d’arrivo. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Alessandra Conte, 2014 it_IT
dc.title Dalla parola al contesto: traduzione di uno statuto societario egiziano e osservazioni sull'arabo giuridico it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell’asia e dell’africa mediterranea it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Studi Asiatici e Gestione Aziendale it_IT
dc.description.academicyear 2013/2014, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 820590 it_IT
dc.subject.miur L-OR/12 LINGUA E LETTERATURA ARABA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language ARABO it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Alessandra Conte (820590@stud.unive.it), 2014-10-09 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Francesco Grande (francesco.grande@unive.it), 2014-10-20 it_IT


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