Abstract:
Il lavoro è incentrato sulla traduzione di un modello di statuto di una società a responsabilità limitata egiziana e sulla riflessione attorno alle peculiarità dell’arabo giuridico, secondo quanto riscontrabile nel suddetto testo. Gli elementi linguistici presenti nello statuto vengono analizzati in un’ottica che passa dal singolo termine alla locuzione, alla proposizione, al periodo. Per interrogare il testo è stato impiegato Sketch Engine, un sistema di ricerca che consente di calcolare la frequenza dei termini usati all’interno di un corpus e di indagare come vengono combinati tra loro, secondo funzione grammaticale e significato. Non sempre, tuttavia, i dati elaborati dal programma si sono dimostrati accurati.
Nel primo capitolo si affronta la traduzione del testo, mentre il secondo riguarda l’analisi frastica. Particolare attenzione è dedicata alle collocazioni, ai verbi frasali, alle locuzioni avverbiali e preposizionali, alla forma passiva. La terza sezione espone le riflessioni sulla struttura del periodo, analizzando le congiunzioni, le proposizioni relative e i cosiddetti participi complessi. L’analisi è corredata da un glossario dei termini presenti nel testo, accompagnati dalla traduzione adottata.
Dallo studio emergono tre considerazioni: in primo luogo, il contesto è indispensabile per capire il significato delle parole e scegliere di conseguenza i traducenti adatti; in secondo luogo, l’arabo giuridico si dimostra una variante dell’MSA sensibilmente influenzata dall’inglese nel lessico, nella morfologia e nella sintassi; da ultimo, la lingua giuridica presenta una struttura piuttosto formulare, che impiega un set circoscritto di espressioni con le quali il traduttore deve avere familiarità sia nella lingua straniera, sia nella lingua d’arrivo.