Abstract:
Sviluppo economico non è sempre sinonimo di apertura dei mercati. Mai come al giorno d’oggi, operare nei marcati emergenti, e nella Cina in particolare, si rivela un’importante sfida per l’export del Made in Italy, che deve affrontare un rafforzamento ed inasprimento delle barriere commerciali che impediscono il libero accesso ai mercati. La possibilità di competere in un terreno paritario in Cina rimane una tra le principali sfide per le imprese estere. Tra gli effetti della crisi economica internazionale, si presenta un ritorno all’utilizzo di misure protezionistiche più e meno palesi per difendere lo sviluppo nazionale. La Cina ha intensificato l’uso della leva tariffaria e delle barriere non tariffarie a favore dello sviluppo dell’industria domestica. In particolar modo, gli ostacoli di natura non tariffaria gravano sulle imprese estere, data la loro natura spesso non quantificabile e poco individuabile. Tuttavia, il grande sviluppo economico della Cina ha reso il mercato cinese un terreno fertile anche per il Made in Italy. Per cogliere le immense opportunità di questo mercato è opportuno adottare una strategia di sviluppo locale, tarata sulla specificità della realtà cinese.
L’intero progetto di tesi trova le sue origini nell’esperienza personale di stage presso l’ufficio commerciale a Shanghai di Tenax, azienda produttrice ed esportatrice di prodotti per la lavorazione di pietre e marmo. La possibilità di osservare da vicino le dinamiche relative alla costituzione di un nuovo business in Cina e al contesto economico, nonché culturale cinese, è stata la base per lo sviluppo di questo elaborato di tesi, il cui scopo principale è mettere in evidenza, in primo luogo gli ostacoli di accesso, e, successivamente, soffermarsi sulle principali scelte strategiche di successo in un mercato così complesso e dinamico, ma in grado di offrire grandi opportunità per le imprese italiane.