Poetica narrativa e rappresentativa nel «Devisement dou monde»: capitoli guerreschi

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dc.contributor.advisor Burgio, Eugenio it_IT
dc.contributor.author Santoliquido, Vito <1989> it_IT
dc.date.accessioned 2014-10-09 it_IT
dc.date.accessioned 2014-12-13T10:19:29Z
dc.date.issued 2014-10-28 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/5498
dc.description.abstract Il presente elaborato si configura sostanzialmente come un esperimento d’analisi, formale e semantica, condotto su passi specifici dal «Milione». Selezionate le schede storico-militari del libro (testo base la redazione franco-italiana ‘F’, secondo la più recente ed. a cura di Eusebi del ms. fr. 1116 BnF), capitoli a dominante narrativa imperniati sul racconto di fatti d’arme corredati, all’occorrenza, da rappresentazioni di battaglie campali o assedi, si è tentato di definirne uno schema, una ‘silhouette’ strutturale per motivi ricorrenti. Strettamente connesso a questa ricognizione delle unità di contenuto è il rilevamento, sul piano espressivo, del cosiddetto stile formulare: ho provato a compilare un regesto di formule, appunto, e di ‘semi-formule’ di vario genere (attive, descrittive), nonché dei più tipici tratti sintattici e delle forme principali d’intrusione del narratore nel tessuto discorsivo. Questa, in breve (e in parte), la prospettiva ‘sincronica’ del lavoro. In seconda battuta, si è operato similmente su brani analoghi dalla «Compilation arthurienne» (più comunemente «Meliadus») di Rustichello da Pisa (ed. di riferimento quella di Cigni, basata sul ms. fr. 1463 BnF), notoriamente co-autore del «Devisement dou monde» insieme a Marco Polo, con lo scopo di mettere in luce analogie e scarti di natura, sì morfologica, ma specialmente tematica, di materia. È proprio su queste divergenze, infatti, che si misura la distanza siderale tra il mondo occidentale feudale, con la sua violenza regolata dalle buone maniere della cavalleria, e il mondo orientale, segnatamente turco-mongolo, in cui l’‘ethos’ della guerra segue logiche a volte francamente incomprensibili. Ciò si verifica nella realtà; l'idea di fondo del lavoro era (ed è) vedere, se possibile, cosa succede nel rispecchiamento letterario, figurativo, se vogliamo, di questo stato referenziale delle cose. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Vito Santoliquido, 2014 it_IT
dc.title Poetica narrativa e rappresentativa nel «Devisement dou monde»: capitoli guerreschi it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Filologia e letteratura italiana it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2013/2014, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 821476 it_IT
dc.subject.miur L-FIL-LET/09 FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Vito Santoliquido (821476@stud.unive.it), 2014-10-09 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Eugenio Burgio (burgio@unive.it), 2014-10-20 it_IT


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