Abstract:
Questo elaborato intende fornire una prospettiva della maniera in cui lo sciismo, una delle correnti principali e più antiche dell’Islām, ha recepito ed assimilato il concetto del “digiuno”, pilastro fondamentale della religione musulmana nel suo complesso.
L’analisi incomincia col tratteggiare la visione dell’Islām sciita, i suoi sviluppi e le sue peculiarità, dalle origini ai principali elementi che contraddistinguono questa corrente; dopo aver brevemente confrontato le caratteristiche primarie dello sciismo e quelle della corrente attualmente maggioritaria nel mondo arabo (l’Islām sunnita), si passa dunque a delineare con maggiore chiarezza il concetto di “digiuno”, e la maniera in cui esso è stato percepito e accolto dall’Islām, arrivando a rivestire (tanto nell’ambito sunnita quanto, appunto, in quello sciita) , un ruolo fondamentale.
La successiva parte della trattazione presenta una biografia essenziale di Muḥammad Ibn Ḥasan al-Ḥurr al-‘Āmilī (1624-1693), e la traduzione di un’ampia parte della sua opera maggiore, dal “Wasā’il al šī’a ilā tahshīl masā’il al-šarī’a” ,che descrive con chiarezza - da una prospettiva sciita - gli scopi primari del digiuno e le sue corrette modalità di attuazione.
Il senso ultimo di questo scritto rimane comunque quello di dimostrare come l’Islām nel suo complesso , nonostante la molteplicità di interpretazioni e correnti di cui si compone, presenti valori comuni e fondanti, ritenuti sacri e fortemente identitari dall’intera comunità dei credenti; in primis appunto il valore del digiuno, percepito non solo come un atto di rinuncia “esteriore” ma soprattutto come un più profondo dovere interiore di ogni musulmano.