Abstract:
L’espressione “glass ceiling”, ovvero “tetto di cristallo”, che indica l’impossibilità per le donne di scalare fino alle carriere più prestigiose, induce ad una riflessione riguardo al problema dell’imprenditorialità femminile in Italia e alla sua evoluzione, rendendo ancora più importante evidenziare i casi di successo nella storia del management italiano.
Un modello esemplare di imprenditorialità femminile a partire dagli anni Sessanta è Marisa Bellisario, top manager di fama mondiale, la cui carriera si sviluppò tra imprese pubbliche e private, iniziando dalla Divisione Elettronica di Olivetti, successivamente in General Electric e in Honeywell, e concludendo in Italtel, azienda pubblica nel settore delle telecomunicazioni allora in notevole difficoltà e che Marisa Bellisario trasforma in una moderna azienda elettronica, risanando il bilancio.
Proprio attraverso la lente di un’imprenditrice/manager donna e del caso Italtel, questo lavoro affronta tre questioni storiche importanti: il problema di genere legato alla scarsa e difficile presenza di imprenditorialità femminile in Italia; la connessione tra imprenditorialità e managerialità tra pubblico e privato, ponendo il problema di quale imprenditorialità è possibile applicare nell’impresa pubblica e nel passaggio tra impresa pubblica e privata; ed infine il tema del fallimento del capitalismo italiano negli anni Sessanta, capitalismo caratterizzato da una forte presenza statale e da forti connessioni politiche da parte di imprese private, che ha portato l’Italia verso una perdita di competitività nei confronti dei Paesi più sviluppati (Stati Uniti, Giappone, Germania ecc.).
In questo elaborato una manager donna italiana, ma di fama mondiale, è vista come un importante filo conduttore per analizzare in modo approfondito tali temi storici, apparentemente non connessi, e comprendere se è invece presente un legame tra loro.