Abstract:
Il regista contemporaneo Meng Jinghui si è distinto nel panorama del teatro cinese d’avanguardia per il suo stile provocatorio e la sua necessità di rompere gli schemi tradizionali e ha portato un cambiamento sostanziale nel controverso ambiente teatrale cinese. In particolar modo, nella sua opera dl 1993 Si fan 思凡 (Pensieri Profani) Meng Jinghui utilizza la tecnica dell’intertestualità, mescolando un’opera anonima di epoca Ming (1368 - 1644), intitolata "La Brama dei Piaceri Terrestri: I due che discesero dalla montagna", con due novelle tratte dal "Decameron" di Giovanni Boccaccio (1353), adattando le due opere per una nuova performance breve. Questa tesi ha lo scopo di proporre una traduzione di Si fan 思凡 e di un articolo di critica sul concetto di intertestualità applicata all’ opera di Meng Jinghui. Nel primo capitolo viene presentata un’introduzione sul teatro d’avanguardia in Cina, seguita da una presentazione dell’autore a livello biografico e stilistico. Inoltre, si prenderanno in esame le caratteristiche generali di Si fan, compreso l’aspetto dell’intertestualità. Nel secondo capitolo sono proposti i testi tradotti di Si fan e dell’articolo di critica scritto da Wang Sidan sulla pubblicazione Wenjiao ziliao (Materiali Culturali ed Educativi)” edita dalla Nanjing Normal University. Il terzo capitolo si compone di un commento riguardante la descrizione delle tecniche di traduzione applicate e un’analisi dei problemi riscontrati durante il processo di traduzione.