dc.contributor.advisor |
Brianese, Giorgio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Viel, Gloria <1988> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-06-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-09-20T09:08:27Z |
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dc.date.available |
2016-05-20T11:20:40Z |
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dc.date.issued |
2014-06-19 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/4943 |
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dc.description.abstract |
L'eroe in noi. Si pensa infine che dei ed eroi, ieri come oggi, siano modelli in
cui identificarsi: gli dei come incarnazioni di valori o abilità, gli eroi proiezioni delle (contraddittorie) aspirazioni umane a questi. Ecco perché il mito antico narra di Atena e Achille, quello contemporaneo di Comunismo e Steve Jobs. Certo l'Olimpo di oggi è molto più eterogeneo di quello di allora: soldi, successo, perfezione estetica, e potere personale vengono rappresentati da stelle e stelline della musica, del cinema, della televisione, dello sport e della politica; in effetti dopo la morte di Dio e degli altri Immortali5 anche i criteri di selezione si sono fatti più elastici. Chi rifiuta il paragone tra l'eroe antico e il super-eroe moderno argomenta le sue ragioni spiegando che uno è un quasi-immortale e l'altro no, che uno appartiene ad una dimensione sovrumana, dunque divina o semi divina, l'altro al massimo ad una dimensione extra-umana frutto di un “incidente”, come è capitato a Spiderman e Hulk, o di una interazione con altri mondi, parlando di Thor e Superman, o del raggiungimento di una tale sofisticazione tecnologica (resa possibile da enormi ricchezze) da trasformare l'uomo in “automa sentimentale”, nel caso di Batman e IronMan. In sostanza accusa i moderni super-eroi di non inserirsi in un orizzonte cosmogonico che dia ragione delle origini dell'universo attraverso un linguaggio poetico- mitologico. Egli vivrebbe in universo già compiuto, che non può essere modificato. Non solo: l'età mitica, l'età dell'oro, si colloca in un tempo inaccessibile ai mortali se non attraverso il racconto epico. L'identità e la cultura di un popolo sono de-storicizzati, posti in un luogo inaccessibile alla cultura umana ma allo stesso tempo oggetto razionante imprescindibile, ente pensabile del mondo e dell'universo. Un passato a-storico, addirittura a- temporale che però funge da garante del senso della storia e del tempo in cui ogni nostra azione si compie e produce significati.
Il moderno super-eroe, al contrario, si trova qui e ora. È un uomo d'oggi. Di più: ognuno di noi potrebbe esserlo. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Gloria Viel, 2014 |
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dc.title |
Mito e linguaggio. Viaggio nella cultura |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Filosofia della società, dell'arte e della comunicazione |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
818407 |
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dc.subject.miur |
M-FIL/05 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.provenance.upload |
Gloria Viel (818407@stud.unive.it), 2014-06-07 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Giorgio Brianese (brianese@unive.it), 2014-06-16 |
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