Abstract:
Nel corso degli anni si è assistito ad un calo nel consumo di vino nei paesi principali a fronte, però, di un aumento del valore monetario del prodotto consumato. Questa ricerca di qualità nel prodotto da parte del consumatore, unito al fatto che il mercato è soggetto da tempo ad una considerevole pressione concorrenziale, fa sì che le aziende (soprattutto quelle medio-piccole) debbano adottare una strategia di differenziazione per restare competitive. In questo lavoro si è cercato di analizzare se l’intensificarsi del consumo di prodotti biologici, la necessità di differenziazione produttiva aziendale e la presenza dal 2012 di una normativa europea più chiara in materia di produzione ed etichettatura di vino biologico, possano porre le basi per l’esistenza di un prodotto, il vino biologico, che sia interessante per il consumatore ed abbia quindi una prospettiva di sviluppo nel mercato del vino. Per comprendere ciò, è stata condotta un’indagine in Veneto, tramite la distribuzione di questionari, per comprendere se i consumatori conoscano questo tipo di prodotto e/o ne siano interessati e per indagare la disponibilità a pagare, analizzata nell’ultima parte di questo lavoro, utilizzando la metodologia della Conjoint Analysis.