CARATTERIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DI REPERTI CERAMICI ARCHEOLOGICI

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dc.contributor.advisor Zendri, Elisabetta it_IT
dc.contributor.author Battaglia, Daniela Maria <1987> it_IT
dc.date.accessioned 2014-06-08 it_IT
dc.date.accessioned 2014-09-20T08:47:20Z
dc.date.available 2014-09-20T08:47:20Z
dc.date.issued 2014-06-27 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/4791
dc.description.abstract Il presente lavoro di tesi è stato sviluppato considerando due aspetti tra loro complementari della chimica applicata ai beni culturali, lo studio dei materiali e l'intervento sui beni stessi, promuovendo un approccio non solo scientifico ma anche sostenibile del restauro, partendo dall'esperienza del "Progetto Shared Culture "Torecello 2012. Alle origini di Venezia". Oggetto di studio sono stati alcuni reperti ceramici rinvenuti nello scavo archeologico svolto sull'isola di Torcello, nel periodo novembre 2012-aprile 2013. Il lavoro è stato suddiviso in due fasi successive tra loro interconnesse. La prima fase del lavoro è stata di tipo "tradizionale" e ha riguardato la caratterizzazione chimica e fisica dei reperti che, appartenendo a epoche diverse, risultano differenti per impasto ceramico, tipo di rivestimento e metodologie di cottura impiegate. In questa fase, particolare attenzione è stata dedicata allo studio del rapporto tra vetrina e corpo ceramico: l'eventuale presenza di minerali di neoformazione nell'interfaccia e lo spessore di quest'ultima, sono infatti in grado di fornirci indicazioni riguardo la tipologia e la massima temperatura di cottura del manufatto. La seconda fase è stata di tipo "pratico" e ha riguardato la scelta e la verifica dei prodotti presenti sul mercato per il consolidamento dei reperti ceramici invetriati, che si presentavano in molti casi in cattivo stato di conservazione. L'intervento ha visto l'applicazione di due approcci: i) classico, utilizzando tre diversi consolidanti presenti nel campo del restauro, Estel 1000, Nanoestel e Acryl 33; e ii) sperimentale, volto da una parte al ripristino della protezione offerta dall'originale vetrina, tramite applicazione di film adesivi a base di PET e, dall'altra alla ricostruzione della vetrina stessa attraverso formulazioni bassofondenti. La fase di creazione della vetrina ha riguardato non solo l'individuazione della ricetta più semplice e facile da realizzare ma anche la necessità di un controllo della compatibilità delle fasi operative con i reperti stessi, che sarebbero stati poi sottoposti al trattamento. In tale fase sono state sperimentate diverse ricette e controllate le proporzioni tra i componenti delle diverse formulazioni, le interazioni tra corpo ceramico e vetrina nonché le temperature di cottura. Le indagini chimico-fisiche sono state ottenute utilizzando: microscopia ottica, fluorescenza a raggi x, spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier, microscopia elettronica a scansione, colorimetria. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Daniela Maria Battaglia, 2014 it_IT
dc.title CARATTERIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DI REPERTI CERAMICI ARCHEOLOGICI it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze chimiche per la conservazione e il restauro it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2013/2014, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 987304 it_IT
dc.subject.miur CHIM/12 CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Daniela Maria Battaglia (987304@stud.unive.it), 2014-06-08 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Elisabetta Zendri (elizen@unive.it), 2014-06-24 it_IT


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