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Il lavoro affronta il problema della valutazione delle partecipazioni, e dei titoli
azionari più in generale, nel bilancio d'esercizio, con precipuo riferimento ai bilanci delle
imprese mercantili ed industriali.
Il lavoro prende le mosse dalla descrizione del fenomeno economico
dell'acquisizione dei tìtoli azionari, indicando quali sono le principali ragioni che
spingono le imprese ad acquisire interessenze in terze economie, soffermandosi sul
binomio «conseguimento di sviluppo aziendale - ottenimento di vantaggi di natura
finanziaria-speculativa».
Un primo problema controverso affrontato nella tesi è di natura terminologica.
Nel secondo capitolo del lavoro, infatti, viene chiarito quale sia il significato
attribuibile al termine «partecipazioni» secondo la dottrina aziendale, evidenziando
l'erroneità dell'impostazione del codice civile, che assimila le partecipazioni ai titoli
azionari.
Con il termine «partecipazioni», infatti, in ambito aziendalistico, si individuano i
soli pacchetti azionari che «vanno al di là del mero investimento di risparmio e che
implicano un grado di ingerenza nella vita della società di cui si ha le azioni».
Altre nozioni il cui significato viene approfonditamente illustrato sono quelle,
particolarmente rilevanti nella valutazione dei titoli azionari, di «controllo» e di
«collegamento»: il tutto facendo altresì riferimento, in un'ottica interdisciplinare, anche
agli istituti siccome delineati in ambito civilistico.
Nel terzo capitolo, il lavoro illustra quali siano le voci di bilancio connesse ai titoli
azionari ed, in particolare, quali siano i criteri da adottare nella loro classificazione
nell'attivo dello stato patrimoniale.
Dopodiché, nel quarto e nel quinto capitolo della tesi vengono specificati quali
siano i metodi di valutazione applicabili.
Il lavoro muove dalle diverse posizioni delincatesi in passato - precedentemente
all'attuazione della quarta direttiva CEE in materia di bilancio - tra la dottrina
aziendalistica.
Tali posizioni hanno assunto tempo una particolare rilevanza, considerato che il
previgente dettato del codice civile rimetteva il problema della valutazione dei titoli
azionari «al prudente apprezzamento degli amministratori»; è stato perciò altresì
verificato l'effettivo accoglimento da parte della giurisprudenza delle predette posizioni.
Il lavoro prosegue descrivendo dettagliatamente i criteri accolti dal legislatore a
seguito delle modifiche apportate al codice civile dal D.Lgs. n. 127 del 1991, dedicando
un intero capitolo al complesso funzionamento del metodo del patrimonio netto: il tutto
integrando il dato normativo, assai sintetico sul punto.
Vengono poi evidenziate le prospettive di modifica che accompagneranno
l'attuazione della Direttiva n. 2001/65/EC, che porterà all'introduzione, per i titoli
azionari diversi da quelli detenuti in società controllate o collegate, del metodo del fair
value.
L'ultimo argomento affrontato dalla tesi è quello, assai controverso, delle azioni
proprie.
My work regards the problem of how to value shares, in the annual report, in
reference to the budget of industrial and mercantile enterprises.
The thesis starts from the description of how to purchase shares, pointing out the
various reasons that make firms want to invest in third economies, dwelling on two
major issues: obtaining the development of a firm and obtaining advantages of financialspeculative
nature.
The first important problem that one encounters in the thesis is of terminological
nature.
In the second chapter, it becomes clear what is the exact meaning that one can
attribute to the term «partecipazioni» according to the doctrine of «state controlled
enterprises», highlighting the wrong definition of the civil code, that blends together the
significance of terms like shares and «partecipazioni».
With the term «partecipazioni», infact, in a state controlled enterprises focus, we
only mean those parcels of shares that go beyond the mere saving investment and that
imply a certain amount of influence in the life of the firm of which one possesses shares.
Other notions that are exhaustively explained are those, relevant in valuing stocks,
of «control» and «connection»: these things all refer to institutes and how they are
outlined in a civil ambit.
hi the third chapter, the work illustrates which are the sections of the annual
report connected to shares and, in particular, which are the critarias one has to adopt in
order to classify them in the asset of the balance sheet
Afterwards, in the forth and fifth chapter it is specified what are the evaluation
methods that one can apply.
The thesis starts from various points of view taken in the past - before the forth
directory CEE about financial statement was carried into effect - in the doctrine.
Such standpoints have with time, assumed a particular relevance, considering that
the previous version of the civil code delivers the problem of how to value shares «to the
cautious appreciation of the administrators»; it was therefore verified the actual
acceptance of such positions from the Law.
The thesis goes on describing the criterias accepted from the legislator after the
changes brought by the D.Lgs. n. 127 of 1991 to the civil code, dedicating a whole chapter
to the complex functioning of the equity method; in addition the normative data has
been integrated.
Afterwards we find highlighted the modification prospects that accompany the
carrying out of the Directory n. 2001/65/EC, that will lead to the introduction, for shares
different than those kept in controlled or connected societies, of the fair value method.
The last theme faced in my work, is a very controversial one: treasury shares. |
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