Abstract:
Il lavoro svolto tratta la visione del tempo, del tempo perduto e del tempo ritrovato, interpretata dal regista hongkonghese Wang Jiawei, conosciuto a livello internazionale come Wong Kar-wai.
L’elaborato sviluppa il tema della memoria, ossia il tempo del ricordo e il tempo del passato. In Days Of Being Wild, Happy Together e In The Mood For Love emergono i legami del regista con la “sua” Hong Kong, ponendo l’attenzione sugli anni della sua formazione, al rapporto con la storia delle città della sua giovinezza.
Il cinema di Wong Kar-wai è radicato nella realtà culturale di Hong Kong, ma è anche influenzato dalla tradizione del cinema moderno occidentale. I suoi film non prevedono mai una sceneggiatura dettagliata, ma solo “poche pagine di appunti da modificare durante il tournage, in base alle suggestioni della location al lavoro di direzione degli attori” come spiega Silvio Alovisio.
Dopo una nota introduttiva, il secondo capitolo si apre con una panoramica sul cinema di Hong Kong dalle origini ad oggi, ponendo l’attenzione sui registi più importanti che hanno contribuito allo sviluppo dell’industria cinematografica della città.
Il terzo, il quarto e il quinto capitolo rappresentano il cuore del lavoro. Partendo dagli anni della sua infanzia, dall’esilio a Hong Kong, causato dall’instabilità politica ed economica del paese, dal forte legame con la famiglia e la città si passa all’analisi sul significato della memoria del tempo passato attraverso la sequenza di immagini e di musiche nei film Days Of Being Wild, Happy Together e In The Mood For Love. La trilogia presa in considerazione ricostruisce i ricordi del tempo passato, l’incapacità di riconoscere i sentimenti altrui, un tempo che viene smembrato, frantumato e analizzato alla ricerca della suo io. Un flusso di coscienza nel passato dell’autore, ma anche attuale per dare forma alla sua identità.