Per la mia tesi di dottorato ho lavorato all’edizione critica di un commento medievale alle Bucoliche di Virgilio.
Durante la rinascita culturale del secolo XII, i principali commenti tardoantichi ai classici vengono sostituiti. Per quanto riguarda Virgilio il commento più diffuso fino ad allora era quello di Servio; a partire dal XII sec. le copie di questo testo subiscono un drastico calo. Ad esso subentra un nuovo commento che eredita tutto il materiale serviano, lo rielabora e lo amplia, nella nuova forma della glossa continua. Allo stesso autore sono riconducibili glosse a tutta l’opera di Virgilio e alla 'Tebaide' di Stazio. Questi testi, tramandati sia insieme che singolarmente da una cospicua tradizione, sono stati attribuiti a Ilario d’Orleans.
Ilario si forma insieme a Pietro Abelardo, alla scuola cattedrale di Laon, fondata da Anselmo intorno al 1089, ed esercita come magister ad Angres e Orleans. Una generazione dopo, Arnolfo d’Orleans riconosce in lui il fondatore dello studio dei classici a Orleans. Nel 1123 si trasferisce a Parigi, dove muore poco dopo il 1145.
Alcuni studi degli ultimi decenni hanno messo in discussione il rapporto tra classicità e medioevo così come è stato pensato finora. Ripensare i rapporti dei medievali con i classici, significa anche ripensare il passaggio dal Medioevo all’Umanesimo.
For my Doctoral thesis I have worked on the critical edition of a medieval commentary of the Virgil’s Bucolics.
During the 12th century cultural renaissance, the main Late Antiquity’s commentaries on the classics were replaced. As for Virgil, the best known commentary was Servius’s one; from the 12th century the number of copies transmitting this text was drastically reduced. A new commentary, that re-elaborates and adds new information and observations to Servius’s material, took its place, using the new form of the continuous glosa. Glosae to Virgil can be ascribed to the same author, as well as to Statius’s Thebaid. These texts, transmitted both together and individually by a conspicuous tradition, have been attributed to Hilary of Orleans.
Hilary received his cultural education alongside Peter Abelard at the cathedral school of Laon founded by Anselm around 1089. Then he began his career as magister teaching in Angers and Orleans. A generation later, Arnulf of Orleans recognized in him the founder of the study of the classics in Orleans. In 1123 he moved to Paris and there he died shortly after 1145.
In the last decades, some studies have questioned the relationship between Classical and Middle Ages, as we know it. To rethink the Medievals’ relationship with the classics means to rethink the passage from Middle Ages to Humanism.