Abstract:
Matsui Sumako, nome d'arte di Kobayashi Masako, è considerata la prima attrice giapponese moderna. Verso la fine del periodo Meiji, dopo due secoli e mezzo di interdizione dai teatri, la donna si riappropria del palcoscenico anche grazie all'influsso del teatro occidentale e della figura dell'attrice che domina le scene europee e americane.
Kawakami Sadayakko, ex geisha e moglie dell'impresario e attore Kawakami Otojirō, riapre il percorso dell'attrice nel teatro giapponese, ma sarà Matsui Sumako che, impersonificando l'ideale di "atarashii onna" (nuova donna), sarà considerata a tutti gli effetti la prima attrice moderna giapponese. Con la rappresentazione di "Casa di Bambola" di Henrik Ibsen inaugura il dibattito sul ruolo della donna nel teatro e nella società, coinvolgendo il gruppo femminista giapponese Seitō, e le sue interpretazioni prenderanno parte al più vasto progetto di riforma del teatro giapponese.
Molto chiacchierata all'epoca per la sua relazione con il maestro e regista Shimamura Hōgetsu e ricordata ancora oggi per il successo di "La canzone di Katiuscia", quella che viene considerata la prima canzone popolare giapponese, Matsui Sumako, con le debite luci e ombre, è stata una figura coraggiosa e rivoluzionaria che a più livelli ha lasciato il segno nella storia sociale e culturale del Giappone moderno.