Logica e ontologia nel pensiero di Gustavo Bontadini

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dc.contributor.advisor Pagani, Paolo it_IT
dc.contributor.author Piatto, Patrizia <1985> it_IT
dc.date.accessioned 2014-02-05 it_IT
dc.date.accessioned 2014-03-29T10:46:21Z
dc.date.available 2015-04-07T13:58:31Z
dc.date.issued 2014-02-25 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/4524
dc.description.abstract L’elaborato si propone di analizzare la complessità del legame tra logica e ontologia nel pensiero di Gustavo Bontadini. A partire dalla collocazione della filosofia bontadiniana all’interno della tradizione filosofica occidentale, viene preso in esame il debito speculativo di Bontadini nei confronti della filosofia idealistica e attualistica in particolare. Si sottolinea come il superamento del dualismo gnoseologico, che ha il suo culmine con l’attualismo gentiliano, conduca Bontadini al recupero della metafisica classica, dopo il rifiuto dogmatico protratto dalla filosofia moderna a partire da Kant. Attraverso lo studio del metodo bontadiniano per l’elaborazione di una rigorosa metafisica dell’essere, il lavoro si concentra sul ruolo del principio di non contraddizione nella formulazione del teorema metafisico, osservando, in particolare, l’esigenza di escludere il contraddittorio che attraversa tutte le fasi della riflessione bontadiniana: dal concetto di Unità dell’Esperienza quale punto di partenza del sapere, si prosegue nell’analisi del ruolo della contraddizione, prima nella formulazione dell’inferenza metempirica che scopre l’Assoluto attraverso l’ipotesi di un divenire originario, e successivamente nella formulazione apagogica che considera la contraddittorietà del divenire in quanto tale, sanata con la formulazione del Principio di Creazione. Vengono quindi approfondite le implicazioni del principio di non contraddizione logico sul piano ontologico, attraverso l’analisi di fondamentali temi bontadiniani, tra cui, in particolare, il “Principio di Parmenide ad honorem” e l'inferenza metempirica come "sintesi a priori". Approfondendo il rapporto di circolarità che intercorre tra il principio di non contraddizione logico e il principio di non contraddizione ontologico, viene fatta emergere la semantizzazione dell’essere che soggiace all’elaborazione della metafisica di Bontadini. Si tratta di un ambito di semantizzazione in cui torna a primeggiare il principio di non contraddizione: l’essere che si definisce come opposizione al nulla è la risposta ontologica alla necessità logica di escludere l’escludente. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Patrizia Piatto, 2014 it_IT
dc.title Logica e ontologia nel pensiero di Gustavo Bontadini it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze filosofiche it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2012/2013, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 825278 it_IT
dc.subject.miur M-FIL/01 FILOSOFIA TEORETICA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Patrizia Piatto (825278@stud.unive.it), 2014-02-05 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Paolo Pagani (pagani.p@unive.it), 2014-02-17 it_IT


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