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L'obiettivo generale di questa tesi è l'esplorazione di un particolare
spazio della questione cognitiva nell'ambito degli studi di strategia di impresa.
Il lavoro si situa all'interno del filone di studi sui processi decisionali strategici,
e prende in esame la questione dell'influenza delle rappresentazioni e del
linguaggio sulle modalità di concettualizzazione della strategia. La ricerca si
concentra così su di una esplorazione del crocevia tra le tre seguenti questioni:
le decisioni strategiche, il linguaggio e i limiti della razionalità.
Lo studio è volto a verificare un set di ipotesi legate all'esistenza di
strutture comuni tra le rappresentazioni linguistiche e grafiche utilizzate nel
mondo manageriale. In particolare, si prendono in esame le rappresentazioni
utilizzate dai manager nell'ambito di processi decisionali strategici. Il
framework interpretativo alla base della ricerca è derivato da un'analisi e
sintesi di recenti studi nel campo della linguistica e, più specificatamente, della
semantica cognitiva. Tale disciplina è infatti volta ad identificare la struttura
delle rappresentazioni mentali attraverso un'analisi del linguaggio verbale e
grafico, ed incorpora il concetto che le modalità di concettualizzazione umane
siano influenzate da meccanismi percettivi e di gestione delle relazioni spaziali,
i cui principi e vincoli si rifletterebbero nel modo in cui i concetti sono
rappresentati.
L'approccio e le nozioni di semantica cognitiva adottati nello studio
vengono organizzati in un sistema di framework interpretativo. Quest'ultimo
viene a sua volta applicato all'analisi delle rappresentazioni concettuali
sottostanti ad alcuni casi di ragionamento strategico tanto di tipo teorico,
legato all'analisi di alcuni testi classici dello strategie management, quanto di
pratica manageriale, attraverso l'analisi di casi aziendali relativi a decisioni
strategiche di acquisizione d'impresa.
Le analisi empiriche condotte mettono in evidenza la validità del
framework interpretativo adottato, aprendo interessanti considerazioni in
merito alle modalità di costruzione di spazi strategici che si distinguono da
quelle tradizionalmente proposte in letteratura. La ricerca condotta evidenzia
come le decisioni strategiche poggino su di un sostrato di rappresentazioni che
rendono intelligibile il problema decisionale e che ne orientano la soluzione.
L'analisi di tali rappresentazioni mette in luce una serie di vere e proprie
"invarianti" semantiche, che ricompaiono tanto nell'analisi dei classici della
letteratura strategica, quanto in quella dei casi aziendali. Inoltre, tali analisi
offrono interessanti spunti in merito ai vincoli cognitivi che operano nella
generazione di tali rappresentazioni, suggerendo nuove vie da esplorare per
estendere la tradizionale ricerca sulla "razionalità limitata". |
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