Abstract:
La presente tesi si basa sul lavoro di traduzione di cinquanta cartelle del libro "Studio delle particelle: un privilegio durato cinquant'anni" (Learning About Particles - 50 Privileged Years), il cui autore è il premio Nobel per la fisica 1988, Jack Steinberger. Il racconto narra la vita del fisico nato in Germania il 25 maggio del 1921 da famiglia ebraico-tedesca. Egli compì i suoi studi a New York, dove era emigrato a causa delle leggi razziali e dove fu accolto con il fratello da una famiglia che li adottò. Ottenuta la laurea in ingegneria chimica presso l'università di Chicago, ben presto entrò in contatto con il campo della fisica, in particolare durante la seconda guerra mondiale, quando si impiegò presso il laboratorio delle radiazioni del MIT, per sviluppare un dispositivo di puntamento a guida radar. Dopo la guerra frequentò alcune fra le più prestigiose università americane, come l'università della California a Berkeley. Incontrò fisici dello spessore di Enrico Fermi, suo professore a Chicago, e Hideki Yukawa. Dal 1950 entrò a far parte della cerchia dei ricercatori impegnati nel campo della fisica delle particelle elementari. Dal 1968 al 1986 lavorò attivamente al CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) a Ginevra. Nel 1988 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica, unitamente a Lederman e Schwartz, per la generazione di un fascio di neutrino e per la scoperta di una nuova particella.
Il primo capitolo della tesi descrive per linee generali il contesto con il quale la fisica si è trovata ad operare nel secolo scorso. Fattori storici infatti, quali le leggi razziali che portarono molti fisici europei ad emigrare negli Stati Uniti e la seconda guerra mondiale, contribuirono a fermare in Europa le ricerche in questo settore, mentre oltreoceano si gettavano le basi della fisica moderna, prima in campo nucleare poi, a partire dal 1950, in quello delle particelle elementari. Nel 1954 venne fondato il CERN. Insieme ad altri scienziati ed ingegneri, Steinberger contribuì alla costruzione del LHC (il Grande Collisore Adronico), l’acceleratore di particelle più grande e più potente del mondo.
Il secondo capitolo presenta la traduzione dall’inglese all’italiano del libro sopracitato, comprensiva di prefazione e note.
Il terzo capitolo approfondisce in maniera più specifica l'origine e le caratteristiche generali delle lingue speciali. Come proposito della tesi si analizzano il lessico specialistico monolingue, quello inglese-italiano, italiano-inglese e gli emittenti/riceventi della comunicazione scientifica. Si riflette sul perché la lingua inglese è diventata il veicolo principe della comunicazione scientifica. Altresì si analizza il carattere molto vincolante del testo che si occupa in modo tecnico di un determinato aspetto della realtà, evidenziando una funzione puramente cognitiva, basata su affermazioni sottoposte al criterio vero/falso. Tuttavia la traduzione dell'autobiografia di Steinberger, ponendosi nell'«area grigia» fra traduzione letteraria e traduzione specializzata, ha richiesto una particolare attenzione nella ricerca di equilibrio fra l'aspetto narrativo della prima e quello cognitivo e razionale della seconda.