Abstract:
In questo lavoro si analizza innanzitutto il ruolo della donna nella società e nella cultura di fine Settecento e inizio Ottocento, e l’emergere di un modello educativo mirato a formare mogli e madri perfette, ma notevolmente carente in materia di istruzione scolastica vera e propria. A seguire si studia una figura di spicco dell’ambito letterario dell’epoca: Costanza Monti Perticari (1792-1840). Si considera la sua breve ma intensa vita, che la differenzia sensibilmente dai modelli femminili imperanti al tempo, appena indagati. Si osserva in particolare, il rapporto di Costanza con il celebre padre Vincenzo Monti e il legame, più intellettuale che affettivo con il marito, il filologo Giulio Perticari.
Si ripercorre dunque la biografia della Monti e si studiano i suoi scritti, immergendosi nelle sue numerose lettere e analizzando la sua poesia, tra cui il poemetto “L’origine della Rosa” . Di tale opera si esaminano i richiami intertestuali presenti, che si rifanno agli autori della tradizione classica e tra questi si approfondisce l’importante influenza di Dante, rintracciabile in tutto il componimento. Sulla scia dell’Alighieri si prosegue studiando i “Pensieri sopra alcuni passi dell’Inferno di Dante” e le indagini critiche e filologiche compiute da Costanza sulle opere dantesche. Infine si traccia un quadro complessivo del rapporto della Monti con il “divin poeta”, evidenziando i tratti salienti della sua esperienza letteraria.